Montevarchi. Lelli mastica amaro. Sabato c’è il derby con il Terranuova
Il Montevarchi subisce una cocente delusione a Seravezza, passando da un primo tempo promettente a un'amara sconfitta. L'Aquila dimostra di essere ancora un'incognita, necessitando di maggiore costanza. Il tecnico Lelli analizza i motivi del terzo stop in sei turni, evidenziando la perdita di intensità nel secondo tempo.
Da un primo tempo praticamente perfetto alla più cocente delle delusioni. Seravezza resta ancora tabù per il Montevarchi, sconfitto dopo essere stato, come si dice, "bello a metà" e con il calcio di rigore del 2–1 subito in vista dello striscione d’arrivo. Nella trasferta in Lucchesia, l’Aquila ha dimostrato di essere ancora un’incompiuta non nel senso della qualità del gioco, ma nella gestione complessiva dei novanta minuti. E sabato prossimo, invece, nell’anticipo del Brilli Peri con il Terranuova Traiana, i rossoblù dovranno mettere al bando disattenzioni e cali di tensione. Il presidente Livi, in settimana, era stato buon profeta, mettendo in guardia sulle difficoltà di affrontare una formazione di valore assoluto. Per 45 minuti, però, i valdarnesi avevano offerto forse il miglior calcio dall’inizio del torneo. È stato lo stesso Nico Lelli (nella foto) a indicare i possibili motivi che hanno causato il terzo stop in sei turni: "Volevamo togliere ai padroni di casa la capacità di imporre la manovra e fino all’intervallo ci siamo riusciti – ha detto il tecnico – tanto da meritare per le occasioni create più del vantaggio di misura, mentre al rientro in campo dal riposo abbiamo perso intensità e ci siamo abbassati per cercare di portare in fondo il risultato. Al contrario le grandi individualità e le giocate del Seravezza hanno preso il sopravvento".
Giustino Bonci
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