Contro l’Empoli il Monza alla fine si accontenta

La squadra di Nesta cerca di fare gioco, ma le condizioni del campo non aiutano: un punto è il giusto premio

di MICHAEL CUOMO
17 agosto 2024
A sinistra il centrocampista del Monza Warren Bondo in un'azione di gioco contro Liam Henderson di Firenze

A sinistra il centrocampista del Monza Warren Bondo in un'azione di gioco contro Liam Henderson di Firenze

Muovere la classifica pronti-via non era mai successo al Monza nella sua breve storia in Serie A. Un punto a reti bianche che non manca di peso: di fronte c’era l’Empoli di D’Aversa, ma soprattutto un verde che a tutto somiglia meno che a un terreno di gioco da massimo campionato. Nesta, da un box in tribuna perché squalificato, può ben osservare che il campo non è suo alleato: il manto erboso è in pessime condizioni, non fa bene alle gambe già pesanti della prima giornata e giocare palla a terra diventa quasi un’impresa. Così mettere a punto le idee del nuovo allenatore è ancora più complicato. L’avvio è monzese, il seguito di prima frazione è di casa, la sostanza è che non si gioca e che le palle mezze e mezze diventano contrasti ruvidi e dolorosi. In uno di questi Pessina rimane contuso, e così il capitano stringe i denti fino al duplice fischio senza rientrare dagli spogliatoi: al suo posto c’è Gagliardini.

Sulle righe di questo spartito fatica la qualità delle scelte di Nesta: Maldini si accende una volta con coraggio, Vignato non riesce invece a convivere col pantano. Anche i pericoli stanno a zero: i tre dietro gestiscono senza affanni, Pizzignacco deve intervenire solo su un cross velenoso dalla sinistra. Il gioco è frammentato: tante interruzioni, poco spettacolo, i falli al triplice fischio saranno una trentina. Una fiammella si accende quando manca un quarto d’ora alla fine: prima Caldirola raccoglie in area un pallone rimbalzante senza trovare la giusta coordinazione per inquadrare la porta, dall’altra parte Colombo sfugge al corpo a corpo con Pablo Marì senza finalizzare col mancino. Palloni in curva. Due segnali della serata toscana: imprecisa, per non dire impraticabile. Ma in qualche modo efficace. Prossima, e prima vera prova, la sfida al Genoa di sabato prossimo: il green dell’U-Power Stadium, per Nesta e i suoi, sarà sicuramente un compagno in più.