Nuovo Fano Lo spettro della Terza categoria
Il silenzio di Roma, l’attesa per il ricorso e l’incubo di dovere ricominciare dal fondo. Ma almeno al Mancini ora funzionano le docce .
Il nuovo Fano Calcio non è stato inserito nei gironi di Prima e Seconda Categoria diramati ieri dal Comitato regionale marchigiano. La nuova prospettiva che si apre, a questo punto, per la società creata dal consorzio di imprenditori Fano Sport, specie se non arriveranno interventi da Roma, Federazione o Lega dilettanti, è quella di iniziare dall’ultimo gradino del calcio italiano, la Terza Categoria, oppure di aspettare per vedere cosa può succedere da qui a un anno o magari fra qualche mese. Certo è che nonostante tutta la buona volontà manifestata da un’intera città di 60mila abitanti, a cominciare dall’Amministrazione comunale, ci si è dovuti rapportare con un sistema calcio che nulla ha fatto per venire incontro al progetto fanese, se non addirittura ostacolarlo in qualche suo organismo. Ne sa qualcosa la Jesina che sta cercando disperatamente di far valere le sue ragioni attraverso la giustizia sportiva contro l’iscrizione dell’Alma Juventus in Eccellenza senza cavare un ragno dal buco.
Di fronte a questa situazione appare chiaro che se non interverranno fatti nuovi nei prossimi giorni o settimane, la società del presidente Giovanni Mei è chiamata a prendere delle decisioni importanti, tenendo comunque conto che è stata fatta formale richiesta di iscrizione alla Figc. Si tratta, insomma, di capire come si intenderà portare avanti l’attività sportiva e con quali obiettivi che, pare di capire, sono diventati diversi rispetto alle aspettative iniziali, di quando cioè si era partiti con tanto entusiasmo e ambizioni. Anche perché le conseguenze delle scelte societarie andranno inevitabilmente a riflettersi sulla composizione del gruppo che sta lavorando agli ordini di mister Spendolini senza avere certezze se non la Terza categoria. Di fronte a quest’ultima eventualità vanno capiti gli "abbandoni" - in verità piuttosto pochi, l’ultimo è stato quello di Gianmarco Conti tesserato dal Fabriano Cerreto - di quei calciatori che non se la sentono di cominciare dal fondo. Intanto lo stadio "Mancini" è tornato nella sua piena funzionalità, con i giocatori che possono finalmente farsi la doccia nei loro spogliatoi. La società fanese, in una nota, ha voluto ringraziare vivamente l’azienda del gas Prometeo per aver risolto tempestivamente i problemi e aver riattaccato rapidamente le utenze dello stadio nonostante le difficoltà burocratiche dovute alle inadempienze della vecchia gestione dell’Alma Juventus che non aveva pagato le bollette degli ultimi mesi del campionato scorso.
s. c.
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