Pantera ingenua si fa ingabbiare. Raggiunta al 90’ dagli ospiti in dieci

La Lucchese pareggia 3-3 contro la Pianese al "Porta Elisa" a causa di un arbitraggio discutibile e errori difensivi. La squadra rossonera rimanda la ricerca della prima vittoria interna in campionato.

26 settembre 2024
Pantera ingenua si fa ingabbiare. Raggiunta al 90’ dagli ospiti in dieci

Nella foto «Alcide»: il gol di Gemignani che aveva rimesso a posto le cose per i rossoneri, dopo lo svantaggio iniziale. Ma la rimonta e il sorpasso poi svaniranno al 90’

Dopo Ascoli, la Lucchese avrebbe voluto sfatare anche il "tabù" stagionale del "Porta Elisa" (manca ancora la vittoria interna in campionato). E, invece, ha fatto i conti con un arbitraggio mediocre, ma anche con qualche ingenuità di troppo, tanto da permettere alla Pianese di fare 3 a 3 e di portare a casa il primo pareggio esterno del campionato.

Un pari rocambolesco, incredibile, per come è maturato, a dimostrazione che le partite durano fino a quando l’arbitro non fischia la fine, anche se, ad essere onesti, la direzione di gara del catanese Toro ha lasciato parecchio a desiderare.

La partita, sul solito terreno "sabbioso", si è aperta con la Lucchese subito in avanti, con i tentativi di Catanese e Fedato. Dall’altra parte è l’"ex" Sorrentino a provare a mettere pressione alla difesa rossonera. La prima vera occasione la costruisce Antoni che, di testa, non trova la porta, ma i legni di Boer. Poi, improvvisamente, la Pianese va in vantaggio. Lancio da metà campo di Simeoni, destinato a Mignani che lotta gomito a gomito in corsa con Sabbione. Il centravanti si presenta in area davanti al rossonero e, di sinistro, infila l’incolpevole Palmisani.

L’impressione è che l’attaccante ospite, per altro molto bravo, sia scattato in fuorigioco. Inutili le garbate proteste di Gorgone. E, così, i bianconeri di Prosperi vanno al riposo in vantaggio. Ma, in avvio di secondo tempo, la Lucchese si ricompatta e comincia a macinare gioco ed occasioni, trascinata da un Tumbarello finalmente aggressivo, fino ad arrivare al gol in mischia di Gemignani, bravo a correggere in rete da pochi passi il cross da sinistra del solito Antoni.

Il pareggio mette le ali ai rossoneri che, ora, dilagano. Ed ecco arrivare puntuale il gol di Quirini – come sempre molto bravo a seguire l’azione e a realizzare il suo terzo sigillo stagionale, diventando, al momento, il capocannoniere della squadra – . Ora non c’è partita. La Pianese sbanda e va a fondo quando Fedato, con un azzeccato colpo di testa, su centro di Saporiti dalla trequarti, mette il pallone alle spalle di Boer. Per lui è il primo "squillo" stagionale.

Sul 3 a 1 i giochi sembrano fatti, ma Sabbione, ingenuamente, spinge in area Mignani. L’arbitro, che era vicino, indica senza esitazione il dischetto del rigore che il ghanese Odjer trasforma di precisione. La decisione di Toro è sembrata fin troppo eccessiva. Una volta riaperto il match, la Pianese riprende coraggio, ma la Lucchese dà l’impressione di avere la partita sempre in pugno. Gorgone ribalta l’attacco come aveva fatto ad Ascoli, inserendo Selvini e Sasanelli, subito intraprendenti; poi manda al debutto assoluto in serie "C" il giovanissimo Babacar Ndiaye che si fa subito apprezzare per un tentativo in corsa.

Ospiti in dieci nel finale per l’espulsione di Odjer per doppia ammonizione. E’ finita? Macchè! Su una azione di rimessa, Colombo conquista palla nei pressi dell’area di rigore rossonera, poi lascia partita un tiro a mezza altezza, con il pallone che cambia traiettoria per una involontaria deviazione da parte di un difensore rossonero e sorprende l’incolpevole Palmisani e si insacca. E’ l’incredibile 3 a 3 finale, con tutta la panchina della Pianese in campo per festeggiare il primo punto esterno della stagione, dopo la serie di sconfitte consecutive.

"Rabbia" per una direzione di gara inadeguata e sconcerto sul fronte rossonero, con la squadra che deve rimandare a lunedì prossimo, contro il Milan Futuro, per tentare l’appuntamento con la prima vittoria al "Porta Elisa", dove il terreno di gioco continua ad essere con poca erba e molta sabbia. Ma, questa volta, il campo non c’entra con un pari rocambolesco, beffardo, per molti versi assurdo.

Emiliano Pellegrini

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