Paoloni ancora nei guai. Denunciato per truffa: : "Promessa la B svizzera in cambio di denaro»

L’ex della Cremonese assolto per le scommesse ma squalificato per provini a pagamento .

di GIULIO MOLA -
17 ottobre 2024
Denunciato per truffa: : "Promessa la B svizzera in cambio di denaro"

Un passato da dimenticare, un presente con nuove ombre per il 40enne Marco Paoloni, ex portiere della Cremonese. Senza neppure provare ad immaginare il futuro. Dal coinvolgimento nell’inchiesta penale (e sportiva) sul calcioscommesse del 2011 per la quale venne arrestato e poi assolto (marzo 2019) dopo la vicenda del sonnifero somministrato ai suoi compagni per far perdere la partita (cinque anni di stop con proposta di radiazione poi la “grazia“ concessagli dalla Figc nel 2021) alla doppia squalifica (cinque mesi nel 2023, sei mesi quest’anno) per “violazione dei princìpi di lealtà, correttezza e probità“ dopo aver chiesto a genitori di giovanissimi calciatori soldi (da 500 a 1500 euro) per provini. Fino al presunto raggiro svelato dal programma televisivo “Le Iene“ pochi giorni fa riguardante affitti di immobili: solo accuse e guai, cui si aggiunge la denuncia per una truffa, questa volta presentata da un calciatore 21enne di origini campane che accusa l’ex portiere di avergli sottratto denaro (più di 4mila euro) negandogli un sogno.

Giuseppe è cresciuto a pane e pallone grazie ai consigli del nonno e la sua “disavventura“ è cominciata meno di un mese fa, esattamente il 27 settembre: "Quel giorno - racconta il giovane calciatore - pubblicai sul sito “TUTTO CAMPO” un post perché ero alla ricerca di una squadra per poter giocare. Mi chiamò Paoloni che si presentava come un intermediario calcistico, spiegandomi che dava l’opportunità ai ragazzi di firmare un buon contratto o nella serie B Svizzera o con un club toscano partecipante alla serie D. Aggiunse che sarebbero stati necessari 150 euro per le spese e altri 378 euro per il rimborso del viaggio in territorio elvetico".

Fu quello l’inizio di un incubo: "Paoloni mi ricontattò tramite “whatsapp“ e io comunicai il mio interesse per la squadra svizzera. Però sapevo dei trascorsi di Paoloni, avevo letto gli articoli pubblicati sul “Giorno“ nel 2023 e misi in guardia lo stesso Paoloni dicendo che mesi prima avevo avuto un incidente stradale, ero stato fermo alcune settimane senza lavoro e quindi non volevo subire truffe non avendo grandi disponibilità economiche. Di fronte al mio scetticismo Paoloni fece di tutto per mostrarsi credibile dicendomi che stava organizzando il viaggio, le firme alla FIGC, la prenotazione di un passaporto sportivo ecc...". Giuseppe a quel punto delega la madre per i primi bonifici. "Paoloni prima mi confermò che il 4 ottobre 2024 avrei firmato il contratto in Svizzera, ma due giorni prima mi comunicò che sarebbe stato impossibile partire perché la federazione non consentiva il tesseramento a causa della partita del campionato prevista il 5 ottobre. E così programmò il viaggio per il giorno 9 ottobre, chiedendomi altri soldi per la modifica del biglietto aereo".

A quel punto Giuseppe sente odore di bruciato: "Sì, iniziai a dubitare anche perchè era passata quasi una settimana e non si sapeva il nome della squadra. Paoloni mi invitò a recarmi a Civitavecchia per farmi visionare il precontratto mandato dalla società (FC WIL), così decisi di partire ma una volta a destinazione, durante la visione di quella scrittura con tanto di timbri e firma fasulli da parte del presidente della squadra, Paoloni chiese ulteriore denaro per pagare le marche da bollo e il passaporto sportivo. Non solo: un sesto bonifico con causale “CAMBIO VISITE MEDICHE” è stato fatto per un totale di 1408,00 euro. Vista la situazione mi confrontai con la mia ragazza, mi resi conto di essere stato truffato, e mettemmo Paoloni alle strette. Lui ci mandò la prenotazione dell’hotel: noi chiamammo e ci confermarono di non avere alcuna prenotazione pagata. Alle nostre ulteriori richieste di spiegazioni Paoloni ci ha bloccato su whatsapp e non risponde più a telefono".

Dopo bugie, silenzi e continue richieste di denaro, Giuseppe decide di denunciare l’intermediario calcistico: "Mi sono rivolto alle autorità di competenza, prima ai carabinieri e poi alla Guardia di Finanza senza però ricevere un riscontro concreto: avrei dovuto aspettare. Adesso sono senza lavoro perché in previsione della partenza ho dovuto dare le dimissioni e in più ho perso 4.200 euro. Quel personaggio ha distrutto una speranza poichè c’era in mano il mio sogno. Ma non mi fermo qui e voglio giustizia".

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