Pineto-Arezzo 3-1, in Abruzzo è notte fonda

Due sconfitte pesanti e preoccupanti

di LUCA AMOROSI -
7 settembre 2024
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Troise

Pineto (Teramo), 7 settembre 2024 – Notte fonda per l’Arezzo, che cola a picco e rimedia tre reti anche a Pineto. Due sconfitte pesanti e preoccupanti, con una difesa da horror e un attacco asfittico che per ora in campionato ha realizzato un solo gol con Iori già con le valigie in mano e con Pattarello su rigore a partita già ampiamente in archivio. Troise all’inizio aveva sorpreso tutti cambiando modulo: Settembrini e Mawuli sono la diga pensata per sostenere un attacco che comprende, al debutto dall’inizio, Tavernelli a destra e Ogunseye centravanti, oltre a Guccione e Pattarello come sempre liberi di svariare. Dietro, è Renzi a giocare a destra, mentre è confermata la coppia centrale Del Fabro-Gigli.

Dopo un avvio sonnacchioso l’Arezzo prende le redini del gioco e all’11’ si rende pericoloso con un colpo di testa di Del Fabro sugli sviluppi di un corner, cui fa seguito un colpo di testa debole e centrale di Ogunseye su cross di Tavernelli.

Il «cooling break» di metà tempo spezza l’inerzia amaranto e poco dopo arriva l’inaspettato vantaggio degli abruzzesi. Del Sole ha tutta la libertà di convergere sul sinistro, calcia a rete e Fabrizi di testa la spizza quel tanto che basta per mettere fuori causa Trombini. Doccia fredda per il Cavallino, che prova subito ad abbozzare una reazione più sul piano della foga che del gioco, ma questa si esaurisce presto. Si va così al riposo con i padroni di casa avanti e graziati dal direttore di gara, che non espelle Amadio per un fallo di reazione nei minuti di recupero. Nella ripresa, come a Pesaro, ci si attende una reazione che tarda però ad arrivare e allora Troise ne cambia tre in un colpo, dando spazio a Lazzarini, Gaddini e Gucci.

L’Arezzo ora alza il baricentro ma pecca di precisione negli ultimi metri, quella che non manca al Pineto per trovare il raddoppio con il neoentrato Pellegrino che devia in area un cross prevedibile dalla trequarti e buca Trombini trovando anche la deviazione del palo interno. In campo ora l’Arezzo sparisce e il Pineto viaggia sul velluto: Lazzarini atterra in area Bruzzaniti ed è rigore, che lo stesso numero dieci pinetese realizza a una decina di minuti dalla fine. Il finale è triste accademia, con Pattarello che sfrutta la chance di sbloccarsi su rigore concesso per fallo di mano in area quando ormai è davvero troppo tardi. Al triplice fischio è un’altra sonora scoppola che denota problemi a tutti i livelli, da quello puramente tecnico a quello mentale, con l’incapacità di reagire allo svantaggio e di tenere aperte le partite fino alla fine.

PINETO (3-4-3): Tonti; Villa, De Santis, Dutu; Hadziosmanovic (1’ st Baggi), Amadio, Lombardi (42’ st Giovannini), Borsoi; Del Sole (20’ st Pellegrino), Fabrizi (42’ st Germinario), Bruzzaniti. Allenatore: Luca Galuppi (Mirko Cudini squalificato).

AREZZO (4-2-3-1): Trombini; Renzi, Del Fabro, Gigli, Coccia (28’ st Righetti); Settembrini (18’ st Chierico), Mawuli (12’ st Lazzarini); Pattarello, Guccione, Tavernelli (12’ st Gaddini); Ogunseye (12’ st Gucci). Allenatore: Emanuele Troise.

Arbitro: Michele Pasculli di Como (Andrea Romagnoli di Albano Laziale – Tommaso Tagliaferro di Caserta).

Reti: pt 26’ Fabrizi; st 21’ Pellegrino, 34’ rig. Bruzzaniti, 47’ rig. Pattarello.

Note: ammoniti Hadziosmanovic, Amadio, Tonti, Pellegrino, Guccione, Pattarello, Coccia, Lazzarini. Angoli: 0-10. Recuperi: +4; +5. Spettatori 1000 circa.

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