Pontedera "Arezzo? Squadra di valore"
Il match di stasera e le parole dell’allenatore Alessandro Agostini: "Loro sono più tecnici, ma alla fine si tratta sempre di un derby"
Riscattare la caduta di Pesaro all’inizio del primo tour de force di campionato. Al Mannucci stasera arriva l’Arezzo, e il derby, il primo della stagione, fa da apripista ad una settimana caratterizzata dal turno infrasettimanale di giovedì a Pineto e dalla partita casalinga col Campobasso, domenica. Ma andiamo con ordine, cominciando ad analizzare cosa è mancato al Pontedera sabato scorso a Pesaro con le parole dell’allenatore Alessandro Agostini: "Alla fine si può aver avuto la sensazione che la sconfitta sia meritata, ma questa impressione viene dal fatto che i nostri avversari su certe cose sono stati più maturi. Come avevo detto alla vigilia, è stata una gara sporca, decisa da un calcio piazzato (la punizione di Di Paola che ha spezzato l’equilibrio, ndr), e noi dobbiamo imparare ad essere pronti quando si trovano squadre simili". Cosa che però sembra non essere, o comunque esserlo in parte, l’Arezzo, avversario di questa 5a giornata, appaiato in classifica ai granata: "La squadra di Troise è un pochino diversa dalla Vis Pesaro, nel senso che ha un concetto di giocare di più la palla. Anche se sono convinto che non mancherà una parte di determinazione come quella trovata sabato. Diciamo che sulla carta incontriamo un squadra più tecnica, ma c’è il fatto che si tratta di un derby (sono attesi oltre 200 tifosi aretini, ndr) e anche questo va tenuto in considerazione".
In sostanza, però, il tecnico del Pontedera fa capire di voler pensare solo alla sua squadra: "Dobbiamo sempre guardare a noi stessi, senza guardare gli altri, perché altrimenti si rischia di pensare che l’Arezzo sia un avversario sottotono, cosa che invece non credo. Ho visto le sue partite e meritava di più, è una squadra di valore". Nessuna preoccupazione invece per il fatto di non aver segnato a Pesaro, anche perché quello del Pontedera resta sempre l’attacco più prolifico del girone: "Una gara ci può stare".
Riguardo invece all’undici iniziale da schierare stasera, la scelta, in una rosa comunque al completo, viene ponderata anche tenendo conto dei tre turni in 9 giorni: "Quando ci sono partite così ravvicinate, di un calciatore va valutato il recupero non solo sotto l’aspetto fisico, ma anche quello mentale. Però ho a disposizione un organico dove so di poter mettere forze fresche". Infine, la società ha espresso il cordoglio per l’improvvisa scomparsa a 52 anni di Christian Argurio, direttore sportivo del Novara.
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