Pontedera, il rush finale: "La salvezza? A quota 41"
Migliardi: "Sul gol subito io potevo fare meglio. Ci sono state incomprensioni"

Il Pontedera in casa contro l’Ascoli (foto Bongianni/Germogli)
Due presenze da titolare e due pareggi. Entrambi per 1-1. E’ il ruolino di marcia tutto personale di Francesco Migliardi, difensore arrivato con i rinforzi di gennaio e in campo nell’undici iniziale contro Milan Futuro e Ascoli. Il posto a sinistra della difesa è diventato suo dopo il grave infortunio a Cerretti (crociato e stagione finita), con capitan Perretta che ha traslato a destra. Le prime parole del fresco 22 enne (19 marzo) ex Novara sono proprio per lo sfortunato compagno di squadra: "Mi dispiace per quello che è successo a Cristian. Ha subito un infortunio anche brutto da vedere, e io posso dirlo perché ero in panchina quando gli è accaduto (contro il Pescara, ndr) quindi ero vicino. Quando ci sono infortuni e squalifiche chi prende il posto deve farsi trovare pronto, ed è quello che sto facendo, nella speranza in queste 5 partite che restano di potermi mettere ancora più in mostra. Il mister mi ha dato la sua fiducia e quindi spero di giocare il più possibile per aiutare la squadra".
Il pari di sabato ha lasciato la bocca amara pure a Migliardi, anche perché la rete ascolana è arrivata dalla sua parte. "Sul gol io potevo fare meglio – ammette – così come Elia (Tantalocchi, ndr). C’è stata incomprensione, anche se non siamo qui a dare colpe all’uno o all’altro. L’importante è reagire, sia che le cose vadano bene o che vadano male. Bisogna sempre lavorare, e da quello che è accaduto dobbiamo prendere la parte costruttiva per non ripetere gli errori. Perché il gol è stato un po’ sfortunato, è vero, però ci sono state anche le nostre disattenzioni".
"Peccato – prosegue il difensore – perché sull’1-0 in casa era importante conservare i tre punti. Ma va anche detto che ultimamente le prestazioni ci sono sempre state, tranne che contro il Carpi. Forse ci è mancata un po’ di cattiveria e di volontà nel voler trovare punti, ma da quando sono arrivato a Pontedera mi è stato sempre detto che l’obiettivo primario era la salvezza. Quindi prima di tutto dobbiamo raggiungerla, e secondo me è a quota 41 punti, e dopo che l’abbiamo ottenuta potremo giocare più liberi mentalmente senza pressioni. Abbiamo le qualità per riuscirci, anche perché la classifica ci concede un margine che ci permette di giocare con le nostre idee e i nostri principi senza pensare solo ed esclusivamente al risultato". Magari continuando a muovere la classifica anche venerdì in casa della Pianese.
Stefano Lemmi
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