Pontedera Ragatzu triste: risolto il contratto

Il trequartista sardo e i granata divorziano. Quello che doveva essere il colpo "top" per la categoria ha invece tradito tutte le attese

di STEFANO LEMMI
12 dicembre 2024
Daniele Ragatzu, 33 anni, doveva essere il faro e la guida del Pontedera Invece la sua avventura. a Pontedera non è mai davvero decollata

Daniele Ragatzu, 33 anni, doveva essere il faro e la guida del Pontedera Invece la sua avventura. a Pontedera non è mai davvero decollata

Da top a flop. Da colpo sensazionale a delusione totale. Si è conclusa ieri l’esperienza di Daniele Ragatzu con la maglia del Pontedera, decisa attraverso una risoluzione contrattuale resa ufficiale dalla società nel tardo pomeriggio. Arrivato nel mercato estivo, l’attaccante era stato accolto da tutti - e a ragione visto il suo ricco curriculum in tema di gol - come uno degli acquisti più clamorosi piazzati dal club nel suo recente passato, e con la società che aveva sostenuto anche un sforzo economico importante pur di accaparrarselo. Per lui d’altronde parlavano i numeri: oltre 50 reti segnate con la maglia dell’Olbia nelle ultime 4 stagioni, un titolo di vice capocannoniere del girone B appena due campionati fa, e 13 presenze (e un gol) in Serie A nel campionato 2019-20 con il Cagliari. Tutto questo senza voler andare troppo indietro negli anni. La sensazione, insomma, era di aver ingaggiato un calciatore di indiscusse qualità, un giocatore che, seppure 33enne, era ritenuto ancora in grado di fare la differenza in Serie C.

Un lusso per la categoria. Invece niente di tutto questo si è avverato, con il fantasista che ha confermato di soffrire la saudade lontano dalla "sua" Sardegna. Anche se, secondo qualche voce ben informata, il suo futuro non sarebbe di nuovo all’ Olbia (che sta annaspando in Serie D), bensì a qualche squadra del nord del girone A, in terraferma. In ogni caso i numeri dell’avventura nella città della Vespa sono impietosi: 12 presenze su 18 giornate, con appena 7 partite da titolare (e 5 ingressi dalla panchina), di cui solo due portate fino al novantesimo, alla 3a e 4a giornata, contro Sestri Levante e Vis Pesaro, quando l’allenatore era ancora Alessandro Agostini. Solo 606 minuti in campo sui 1.620 disponibili (per una media di impiego del 37%) e, soprattutto, ecco il dato più clamoroso, nessun gol nelle 20 partite ufficiali, con al massimo cinque tiri in porta.

Anche se la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’espulsione rimediata contro la Pianese per un fallo di reazione a gioco fermo a tempo scaduto. Un rosso (che la società non ha preso bene) che gli è costato tre giornate di squalifica per le quali ha saltato le partite contro Lucchese, Spal e Rimini, e che gli avrebbero consentito di tornare a disposizione domenica contro il Perugia. Invece il rapporto si è concluso ieri, tre settimane prima dell’inizio ufficiale del calcio mercato, nonostante un organico già corto. Ma evidentemente questa è stata ritenuta la mossa migliore per rimediare ad una classifica compromessa sulla quale ha sicuramente inciso anche il flop-Ragatzu.

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