Promozione Fenucci: "Fermignano vera big"

Il tecnico tornato in sella nella sua Chiaravalle: "Pazzaglia è un ottimo mister e ha tanti bravi giocatori che ho avuto. Vismara c’è"

di Redazione Sport
3 gennaio 2025
Gianluca Fenucci tecnico esperto ritornato sulla panchina della Biagio Nazzaro dopo una lunga carriera

Gianluca Fenucci tecnico esperto ritornato sulla panchina della Biagio Nazzaro dopo una lunga carriera

Gianluca Fenucci è tornato in sella, da qualche mese allena la Biagio Nazzaro Chiaravalle, squadra della sua città che milita in Promozione.

Mister Fenucci, sensazioni?

"Facile immaginarlo: emozione, piacere, desiderio di mettersi in gioco e di cercare di migliorare una situazione che non era delle migliori né da un punto di vista di risultati né di ambiente".

Subito due partite e due vittorie: qual è il segreto?

"Nessun segreto. Merito esclusivo dei ragazzi che si sono applicati fin da subito, hanno sbagliato poco, hanno voluto rialzare la testa. Alla Biagio ci sono uomini forti, giocatori veri: Carboni, Cardinali, Cecchetti, Bottaluscio, Severini, Gabrielloni, Medici e poi tanti giovani interessanti e bravi. Tutti volevano rialzarsi. La squadra era stata ben allenata da Jacopo Petrucci e da mister Bedetti ed ho trovato un gruppo motivato. Vincere contro Villa S. Martino e Tavullia Valfoglia non era semplice perché sono due ottime squadre ma il nostro inizio è stato confortante. Ora occorre proseguire la marcia".

La Biagio Nazzaro ha 102 anni, una delle società storiche del calcio marchigiano. Lei è di Chiaravalle, ha giocato ed allenato la Biagio in epoche diverse. Che differenze trova rispetto a qualche lustro fa?

"Premesso che mi ha fatto bene staccare la spina qualche mese dopo 30 anni di panchina e che non sono un nostalgico, sarei stato felice di tornare ad allenare in piazze dove mi sono trovato bene: al primo posto metto la Biagio e la Jesina, poi l’Urbania, il Montegiorgio, il Fabriano, la Civitanovese. Avrei potuto andare a Fano prima che alla Biagio ma va benissimo così. La mia Biagio un tempo era Plinio Parasecoli, un presidente eccezionale, poi Falaschi e Talevi, due persone che volevano bene alla squadra. Ci sono state persone per me importanti come Gianni Fulgenzi. Ora è un’altra Biagio ma l’amore non è spento, anzi si è rinvigorito. Cercheremo di centrare i playoff: c’è tutto per far bene, c’è una certa organizzazione, tifosi un po’ critici ma vicini, dirigenti sensibili, un buon organico. Se lo miglioriamo un po’ potremo centrare i playoff".

Fermignano prima, Vismara secondo, Jesina in ritardo. Segnali decisivi?

"Troppo presto per dirlo ma la classifica non è bugiarda anche se non ho visto molte partite. Il Fermignano è forte, ha tanti ragazzi bravissimi che avevo a Urbania e a cui sono affezionato e poi ha Simone Pazzaglia, un allenatore che ha sempre fatto bene. Il Vismara, come le altre pesaresi, ha un ottimo organico e non ha mai perso, è una certezza. La Jesina può recuperare: è in assoluto la più forte, attaccanti come Cordella e Tittarelli possono sempre fare la differenza, Paradisi è un lusso e mister Omiccioli sa come si vince. Il campionato resta aperto".

E nella bassa classifica come vede la situazione?

"L’Appignanese è in ritardo ma tutte se la possono giocare, il Lunano ha Filippo Pagliardini, un fenomeno che ho avuto la fortuna di allenare. Non ci sono squadre deboli e sarà una lotta per tutti perché le ultime possono battere le prime. Il Sassoferrato si è rinforzato e nelle parti basse della classifica ci sono squadre che dovevano recitare un ruolo di primo piano. S.Orso e soprattutto Moie e Pergolese sono squadre forti e risaliranno, quindi tutti dovremo correre per evitare di inguaiarci".

Amedeo Pisciolini

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