Quattro partite in una. E Canzi ha solo conferme
L’analisi del match del Pontedera contro l’Olbia in un poker di mosse. Emerge la maturità e la continuità raggiunte da questo gruppo.
Contro l’Olbia come contro il Gubbio. Stessa strategia di gara attuata (inizio aggressivo, vantaggio, maggiore attenzione difensiva) e stesso risultato vincente. Il 3-0 con il quale il Pontedera è tornato dalla Sardegna è un segnale di continuità dato dalla squadra di Canzi al termine di una gara che può essere suddivisa in 4 fasi.
PRIMA FASE 1°-16° minuto. L’avvio è stato il solito: Pontedera aggressivo nella metà campo avversaria, con un paio di occasioni mal sfruttate (Nicastro e Ignacchiti) da posizioni dove la probabilità di segnare è alta. La rocambolesca autorete di Zanchetta, seppur figlia di un episodio fortuito, ha sancito il meritato vantaggio per i granata, tatticamente schierati con il consueto 3-4-2-1 offensivo che diventava 4-4-2 uomo-contro-uomo in fase difensiva.
SECONDA FASE 17°-45° minuto. Dopo lo svantaggio è venuto fuori l’orgoglio dell’Olbia, alla ricerca di una vittoria che mancava già da tempo (tre pareggi nelle precedenti 7 giornate). I sardi hanno sfiorato il pari per un salvataggio di Martinelli, su una conclusione di Scapin (parata da Vivoli) e una rovesciata di Dessena (fuori). Questa è stata la fase dell’incontro più sofferta per il Pontedera, che ha patito soprattutto gli allunghi di Scapin.
TERZA FASE 46°-68° minuto. Canzi è corso ai ripari passando al 4-3-3, con Espeche andato a raddoppiare Martinelli in copertura su Nanni. In questo modo le marcature, da Nicastro in giù, sono scalate e il Pontedera ha lasciato l’impostazione del gioco ai locali, che però trovando meno spazi per servire le punte hanno faticato a sviluppare trame pericolose. Da parte loro i granata una volta recuperata palla si trovavano ampi spazi davanti e proprio da una di queste situazioni è nato il 2-0 di Delpupo, innescato nella ripartenza da Ignacchiti. Con la mossa della disperazione (Contini per Zanchetta al 59°) Greco ha piazzato i suoi col 4-2-4, cui Canzi ha risposto mettendo Guidi per Delpupo (66°) aumentando sostanza e freschezza della linea difensiva. E tre minuti dopo è arrivato il 3-0 di Ianesi, nato da una situazione studiata per isolare l’ala granata nell’uno-contro-uno.
QUARTA FASE 69°-93° minuto. E’ stato un conto alla rovescia fino al triplice fischio, con gli ingressi al 79° di Fossati e Selleri per il passaggio al 4-2-3-1 e il debutto all’86° del classe 2005 Salvadori. Ma è stata la conferma della maturità e della continuità raggiunte nella gestione delle partite.
Stefano Lemmi
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