Qui Recanatese. Tanti gol subiti in casa. Va blindata la difesa
Elmetto in testa e baionetta innestata la Recanatese si appresta ad affrontare un derby alle 14.30 che al "Tubaldi"...
Elmetto in testa e baionetta innestata la Recanatese si appresta ad affrontare un derby alle 14.30 che al "Tubaldi" manca da otto anni ed è fatale che nel frattempo il campanilismo si sia inevitabilmente un po’ "annacquato", ma tutto passa in secondo piano rispetto all’importanza che, soprattutto oggi, riveste la posta in palio considerando che anche la Civitanovese è invischiatissima nella dura bagarre per la sopravvivenza. Insomma, si dovrà badare molto di più alla sostanza rispetto alla forma e questo, per i giallorossi, vuol dire principalmente porre un argine alle recenti debacle difensive casalinghe visto che proseguire con la media di incassare tre gol a partita, davanti al pubblico amico, porta inevitabilmente a conseguenze catastrofiche facilmente immaginabili. Aspetto questo difficile da allenare ed anche complesso da comprendere (visto oltretutto il contraltare della imperforabilità esterna) ancor più oggi con l’assenza di un’autentica colonna difensiva come Peppe Bellusci (foto). La squadra quindi sarà chiamata ad offrire una prestazione anzitutto di attenzione e lucidità, non trascurando, nemmeno per una frazione di secondo, un attacco che non sarà tra i più irresistibili (appena 13 le reti realizzate dalla formazione rossoblù) ma che comunque dispone di molteplici frecce al proprio arco. Crediamo che gran parte della chiave di questa partita sarà tutta qui perché è scontato che, se dovessero ripetersi le amnesie viste contro Castelfidardo, Isernia ed anche Chieti (pur con maggiori attenuanti) saranno dolori.
Nell’ambiente, in settimana, si è fatta professione di ottimismo perché in fondo la serie positiva dura da 5 partite (tutte quelle disputate con la gestione Bilò). È vero però che per quanto visto sinora la Recanatese appare la compagine probabilmente più indecifrabile del girone per cui fare previsioni è quantomeno azzardato e complicato. Il vantaggio, se proprio vogliamo dire, è che almeno l’avversario di turno è costretto a fare salti mortali per predisporre un "piano-partita" accettabile, vista l’imprevedibilità di chi si trova di fronte. Con Marchegiani schierato a sinistra nel reparto arretrato, il resto dell’undici titolare non dovrebbe riservare sorprese visto che ormai l’assetto, volenti o nolenti, è stato trovato e le "gerarchie" all’interno del gruppo appaiono consolidate.
Nell’ultimo precedente, nell’ottobre del 2016, la partita si concluse sul 2-2 e sulla panchina leopardiana c’era Possanzini: i gol furono siglati dal difensore Falco e dall’attaccante Angelilli. Curiosità: in campo c’era già Davide Mordini, all’epoca poco più che ventenne ed ai primissimi approcci con il calcio dei "seniores".
La probabile formazione della Recanatese: Del Bello; Edoardo Ferrante, Cusumano, Marchegiani; Daniel Ferrante, Alfieri, Raparo, Mordini; Canonici; D’Angelo, Spagna.
Andrea Verdolini
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