Qui Recanati. Ora il dt Cianni corteggia. Giandonato
L’attaccante annunciato, anzi promesso, è puntualmente arrivato ieri pomeriggio. Si tratta di Andrea Zini, 27 anni compiuti da poco...

L’attaccante Andrea Zini, 27 anni, che ha rescisso con il Follonica-Gavorrano
L’attaccante annunciato, anzi promesso, è puntualmente arrivato ieri pomeriggio. Si tratta di Andrea Zini, 27 anni compiuti da poco che ha rescisso con il Follonica-Gavorrano, dove, nella prima parte di stagione, ha totalizzato 14 presenze (9 da titolare) con una rete all’attivo. Cresciuto nel vivaio dell’Empoli ha esordito in C con l’Arezzo vivendo le sue stagioni migliori con la Pianese nel 2021 andando in doppia cifra con le marcature e soprattutto nel Ghiviborgo (compagine della provincia di Lucca) con 12 gol nel 2022-23.
A descrivere quelle che sono le sue caratteristiche è Josè Cianni, direttore tecnico della Recanatese: "Compatibilmente con i tempi burocratici abbiamo messo con celerità nero su bianco. È un ragazzo che può giocare in un reparto offensivo sia a 2 che a 3 ed in ogni caso è la classica seconda punta. Forte fisicamente, è bravo a saltare l’uomo. Soprattutto però concede la possibilità al tecnico di avere un’importante variante".
Smentito dunque ogni interessamento per Daniele Paponi, uscito dal Castelfidardo. Invece è concreta la trattativa per Manuel Giandonato, l’espertissimo centrocampista fuori, strano a dirsi, dal progetto tecnico de L’Aquila, tanto che domenica scorsa non era nemmeno tra i convocati: "Non posso negare che ho parlato con lui e con la società abruzzese. Il suo valore tecnico non si discute e lo conosciamo bene. Vedremo se ci saranno degli sviluppi". In realtà anche la Vigor Senigallia, con il suo neo-tecnico Antonioli che lo ha apprezzato a Fermo, non ha fatto mistero del suo gradimento, per cui, forse, sarà corsa a due.
La buona novella è che Peppe Bellusci rientra nel gruppo: "Con il problema che accusava abbiamo dovuto, per forza di cose, fermarlo anche se il suo temperamento lo porterebbe a scendere in campo". Chiudendo il capitolo L’Aquila, cosa veramente, non è andato? "Nel calcio non ci si inventa niente. Il virus ci ha devastato, tanto che abbiamo effettuato qualche seduta di allenamento in tredici e questa moria è stata una sorta di tempesta perfetta perché è coincisa con le partite contro le leader del girone. Detto questo, non è piaciuto l’atteggiamento che è stato molle e non consono alla nostra situazione".
Le insidie che nasconde il prossimo match in casa dell’Atletico Ascoli, formazione che dopo la vittoria a Chieti sembrava destinata ad un torneo di vertice ed è invece reduce da 4 sconfitte nelle ultime 5 gare? "In questi momenti di crisi o ci si lascia andare o si tirano fuori tutte le energie, anche quelle recondite che si hanno a disposizione. Sappiamo solo che è una squadra forte che ci ha battuto in casa e dunque ci attenderà un match molto molto impegnativo".
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