Ravenna, con Cordaro la porta è blindata: "Non sono inamovibile, ma il lavoro paga"

Il torinese classe 2004, scuola Juve, ha subìto solo due reti in 4 gare. "Non c’è un titolare designato, sappiamo il valore di Rossi"

12 ottobre 2023
Ravenna, con Cordaro la porta è blindata: "Non sono inamovibile, ma il lavoro paga"

Ravenna, con Cordaro la porta è blindata: "Non sono inamovibile, ma il lavoro paga"

Lorenzo Cordaro, classe 2004, è il portiere del Ravenna capolista. Torinese di Cirié, lo scorso anno ha debuttato in D, giocando una stagione da titolare all’Arconatese. Quest’anno, dopo la vittoria sulla Pistoiese vista dalla tribuna perché squalificato (Gian Maria Rossi in campo), ha giocato 4 gare di fila da titolare, incassando solo 2 reti, di cui una ininfluente. "Che io sia titolare si vedrà di settimana in settimana, attraverso gli allenamenti e le scelte del mister, determinate peraltro dalle opzioni sugli under. In campo infatti ne vanno sempre almeno 4. Ecco perché, nel ruolo di portiere, non c’è un titolare designato, fermo restando che il valore di Gian Maria Rossi lo conosciamo tutti benissimo". Il 3-0 di domenica scorsa al Corticella ha permesso di guadagnare la leadership solitaria: "Per assurdo – ha proseguito Cordaro – anche se la vittoria contro il Corticella è stata quella più vistosa dal punto di vista del risultato, è stata anche quella in cui ho ricevuto più tiri in porta, ovvero 3 nello specchio della porta". Tre tiri nello specchio, oltre al palo colpito da Farinelli, bomber avversario originario di Ravenna: "L’ho vista partire, ma c’è da dire che, guardando i video in settimana, e facendo uno studio analitico sui giocatori avversari più forti, sapevamo che, fra le caratteristiche di Farinelli, c’era anche quella di rientrare sul piede forte per un calcio a giro, che peraltro aveva già fruttato qualche rete. L’ho vista partire, ma era comunque un tiro insidioso, anche perché mi aspettavo un tiro a giro sul 2° palo. Gli va dato il merito di una conclusione molto pericolosa. È stato bravo a chiudere l’angolo, ma sono stato fortunato perché, oltre al sottoscritto ci sono i 3 pali che mi aiutano". Cordaro – cuore Toro, ma 9 anni nel vivaio della Juve – si è subito ambientato benissimo a Ravenna: "Mister Dadina è un tecnico che mette a proprio agio durante l’allenamento. Riesce a trovare il momento per scherzare, ma riesce ad imporre anche il momento in cui bisogna lavorare duro. È disponibile a risolvere qualsiasi problema, anche extracalcistico. È stato un giocatore e quindi sa come si sta dall’altra parte. Anche dal punto di vista della ‘piazza’, la scelta è stata ottima. Non c’è un paragone con la stagione precedente. Ravenna è una piazza vera, storica e importante. Poi si vive bene. Anche coi compagni di squadra abbiamo creato un gruppo fantastico nel giro di poche settimane". Ora è in arrivo la trasferta di domenica a Sorbolo contro il Lentigione: "Se continuiamo ad avere questa fame e questa voglia, cancellando subito quello che è stato fatto, allora potremo fare buone cose. Ci siamo rimessi a lavorare a testa bassa, come al solito. L’importante sarà fare risultato. Il mio compito? Mantenere costante la voglia di non prendere gol la domenica. Poi c’è la leadership. Fa piacere essere in vetta dopo 5 giornate. Vuol dire che siamo partiti forte, con la voglia di non deludere nessuno. Noi la guardiamo la classifica, però sappiamo di essere solo all’inizio".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su