Ravenna "Più cattiveria, nessuno ti fa regali"
Matteo Mandorlini commenta l’avvio di stagione dei giallorossi. "Lavoriamo bene e siamo forti, ma dobbiamo essere più ’sporchi’"
Matteo Mandorlini è stato chiamato in causa spesso in questo avvio di stagione da mister Mauro Antonioli. Col Tuttocuoio, due settimane fa, il suo ingresso in campo ha dato ordine e agevolato la reazione che ha poi portato al successo... di rigore. Anche Pistoia, è entrato nel momento critico della contesa al posto di Biagi: "Visto il primo tempo, nel quale la squadra ha ampiamente dominato la partita, non mi sarei aspettato una ripresa del genere. C’erano tutti i presupposti per vincere. D’altro canto, non si può pretendere di non subire nemmeno una azione pericolosa da un avversario forte come la Pistoiese. Ma c’è stato troppo divario fra 1° e 2° tempo; non possiamo avere questi sbalzi. Dobbiamo trovare un equilibrio fra fase offensiva e fase difensiva. Detto questo, sono fiducioso, perché vedo tutti i giorni come ci alleniamo. Continuiamo dunque a lavorare forte e bene, e anche in silenzio".
Rispetto alla passata stagione, il contributo di Mandorlini jr è parso in crescendo: "Sono contento a livello personale. Ma i risultati e i traguardi individuali contano e mi interessano fino ad un certo punto. Il mio obiettivo? È quello di squadra. Sarei disposto anche a giocare zero minuti per vincerle tutte".
Dopo le due vittorie e le due sconfitte ‘assemblate’ nelle prime 4 giornate di campionato, serve allora una ricetta per uscire dal guscio e per molare gli ormeggi, prendendo la navigazione in mare aperto: "Il Ravenna – ha proseguito il trentacinquenne centrocampista giallorosso, alla seconda stagione con la maglia del Ravenna – è forte e lo ha dimostrato in campo. In serie D però, non basta essere forti. Occorre più equilibrio e concretezza. In certi frangenti, sarebbe più funzionale essere ‘sporchi’, e portare a casa comunque il risultato, senza perdere troppi punti in giro. A prescindere dalla categoria, dobbiamo infatti essere ‘cattivi’. Cerco di trasmettere questo concetto ai miei compagni. D’altronde, quando ti chiami Ravenna, in questo girone e con questa proprietà, bisogna averne ancora di più, perché non ci regala niente nessuno, in nessun campo".
Mandorlini, che da ieri è proteso al match di domenica al Benelli contro il Sasso Marconi, è sceso anche nel concreto, mettendo a disposizione della squadra tutto il proprio bagaglio di esperienza maturato soprattutto in serie B e C: "Dobbiamo avere tutti la stessa mentalità, ovvero remare tutti dalla stessa parte, in primis noi giocatori, poi società e tifosi. Dobbiamo stare tutti uniti e fare un blocco unico. Lo dico per esperienza, proprio questo tipo di approccio può essere determinante per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati".
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