Ravenna, sei questo?. Antonioli resta (per ora). Ma non può più sbagliare. Serenità da recuperare

Sotto accusa la sterilità in attacco e il gioco: la squadra va in campo contratta

8 ottobre 2024
Antonioli resta (per ora). Ma non può più sbagliare. Serenità da recuperare

I giocatori sotto la Mero dopo l’inatteso ko casalingo col Sasso Marconi (Zani)

Oggi pomeriggio, alle 14.30, Mauro Antonioli dirigerà l’allenamento del Ravenna al centro sportivo di Glorie. Dopo il ko col Sasso Marconi, e dopo le ‘consultazioni’ avvenute in serata e nella giornata di ieri, il club del presidente Ignazio Cipriani e del fondo londinese Black Duck (il co-ceo Niccolò Maisto era in tribuna al Benelli), ha deciso di andare avanti col tecnico milanese. Nel post partita di domenica, lo stesso Antonioli aveva ‘aperto’ all’ipotesi dell’avvicendamento ("Se sono io il problema, è giusto che mi sostituiscano"), mentre il ds Davide Mandorlini era stato più ‘conservativo’ ("È ancora presto per parlare di cambiamenti, le cose vanno analizzate con presidente e direttore"). Nelle segrete stanze si è ovviamente ponderato la situazione. L’ipotesi del cambio in panchina è stata presa in considerazione, ma, al momento, messa in stand-by. La decisione da prendere è importante e dunque, sul piatto, sono state messe tutte le variabili, oltre che i dati di fatto. Fra questi, quello più evidente è l’involuzione del gioco. Il Ravenna è stato costruito con parecchi top player di categoria e con molti giovani considerati di buon livello, ma ha fatto divertire il pubblico in pochissime occasioni. Col Prato in casa al debutto, ha giocato bene, ma ha perso. A San Mauro Pascoli ha vinto 3-0. Poi ha vinto per il rotto della cuffia 2-1 contro il Tuttocuoio, grazie a 2 rigori. Le ultime 2 sconfitte, 0-1 a Pistoia e 1-2 col Sasso Marconi, hanno messo a nudo le criticità e le lacune, soprattutto a livello psicologico e atletico. Si vede lontano un miglio che il Ravenna non gioca né sereno, né per divertirsi. Gli sforzi della società, che ha puntato fortissimo sull’immagine, sul rapporto coi tifosi, sull’operazione simpatia e sul coinvolgimento di tutti gli appassionati a partire dai prezzi popolari per la campagna abbonamenti, stanno evidentemente diventando più una zavorra, che non uno stimolo per chi va in campo. Al di là di qualche limite che si sta evidenziando in questa fase (come ad esempio la sterilità offensiva), il Ravenna sembra quasi prigioniero di un sogno, ovvero quello esplicitato da Ignazio Cipriani al suo primo intervento, quando parlò di serie A. La squadra giallorossa pare come schiacciata dalla aspettative. Detto questo, restano i numeri: 2 vittorie e 3 sconfitte nelle prime 5 giornate. Già 9 punti di ritardo dalla vetta; 7 gol fatti, di cui 3 su rigore; 6 gol subiti, di cui 3 di testa. Con queste premesse, il Ravenna deve comunque rimettersi al lavoro, perché domenica al ‘Galli’ di Imola si gioca una sfida dai mille significati. Oggi partirà la prevendita sul circuito Etes (10 euro in curva e 15 in tribuna, più i diritti).

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