Renate si accontenta del brodino. Pari senza reti contro Arzignano: "Era importante non perdere»
Il Renate non decolla: ancora a secco di gol e vittorie, la squadra si accontenta del pareggio contro l'Arzignano. Plescia commenta e guarda già alla prossima sfida a Trieste.

Vincenzo Plescia in attacco con Riccardo Bocalon e Lorenzo De Leo (Peruzzetto)
In casa non si vince? Si fanno pochi gol? Luciano Foschi (ancora squalificato, a dirigere la squadra dalla panchina c’è il direttore sportivo Oscar Magoni) fa “all in“ e schiera fin dal primo minuto in attacco i tre giocatori, sulla carta, più offensivi a disposizione ovvero Bocalon con Plescia e De Leo. Invertendo l’ordine dei fattori, però, il risultato non cambia. Il Renate di gol non ne fa nemmeno mezzo e contro l’Arzignano lo 0-0 di ieri ha il profumo del brodino caldo della domenica sera. Peccato, però, che di gozzoviglie culinarie, prima, non ce ne siano state. Anzi, dieta ferrea prolungata perché la vittoria a Meda manca malinconicamente da due mesi abbondanti e non arriva nemmeno contro una squadra non di alto livello, anche se in forma dopo il cambio dell’allenatore (11 punti sui 15 a disposizione). Nel post-partita non parla Magoni - non lo fece nemmeno in estate alla presentazione dell’allenatore e non l’ha più fatto -, ma svolge il ruolo di portavoce Vincenzo Plescia, proprio uno dei tre sopra citati e deputati a fare gol. Un’occasione importante l’ha avuta a inizio ripresa. Clamoroso l’errore di Delcarro che da zero metri al 49’ non spinge in porta il pallone, sulla seconda opportunità questa volta a favore della punta palermitana è provvidenziale la deviazione in corner di un difensore veneto. Plescia si accontentante del punto: "Muove la classifica, dà continuità. Partite come queste che non si riesce a vincere, è importante non perderle". "Ma c’è rammarico – ammette – perché potevamo comunque portarla a casa. Sapevamo che con l’Arzignano sarebbe stata una partita molto difficile, fatta di contrasti e giocata sulle seconde palle. È stata la classica gara che se non riesci a fare gol nei primi minuti, poi diventa difficile da sbloccare".
E se in casa si va pianissimo, allora si tenta in trasferta. Venerdì sera lungo viaggio a Trieste dove le cose vanno malissimo, tira aria di contestazione. "È una buona squadra, non è affatto da sottovalutare, la classifica è bugiarda", analizza telegraficamente Plescia. È una porzione di calendario sulla carta decisamente abbordabile per i nerazzurri. Lo erano soprattutto queste ultime due gare contro avversarie che stazionano in zona playout e il bottino di appena due punti è stato totalmente deficitario.
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