Rimini cerca conferme nel suo Neri. Buscè: "Non siamo affatto sazi"
Ultima gara dell’anno e prima del girone di ritorno oggi contro il Carpi: poi la sosta natalizia .
"All’andata abbiamo commesso qualche errore di troppo e lo abbiamo pagato". Ricorda quel pareggio amaro contro il Carpi, Antonio Buscè. Oggi, con un intero girone sulle spalle, è già tempo di secondo round tra romagnoli ed emiliani, questa volta al ’Romeo Neri’. E il Rimini che apre le porte del suo stadio per l’ultima volta in questo 2024, è un Rimini diverso da quello della prima giornata. Buscè sa quanti progressi sono stati fatti in quattro mesi, ma non vuole che nessuno si senta appagato. Tanto più mettendo nel conto gli infortuni e la stanchezza accumulata dopo i tanti impegni ravvicinati.
"Cerchiamo di arrivare a questa partita nel miglior modo possibile – dice il tecnico campano – Quello della stanchezza non deve essere un alibi, non dobbiamo trovare scuse. Non dobbiamo sbagliare l’atteggiamento, non dobbiamo sentirci appagati, sazi di un qualcosa che finora abbiamo fatto. Siamo solo a metà percorso. La squadra deve capire che se ogni singolo allenamento è l’allenamento perfetto per migliorare va bene, perché vuol dire che l’atteggiamento è giusto, è quello sano".
Atteggiamento ed equilibrio, nel tempo, sono diventate le due parole preferite di Buscè. A queste, ora, si aggiunge ’pressione’. Perché a un passo dalle big, le aspettative non sono più quelle di qualche mese fa. "Chi fa questo lavoro bisogna che si abitui ad avere un po’ di pressione addosso – sorride Buscè – Le aspettative poi uno se le crea, per merito o magari per demerito, perché c’è anche il rovescio della medaglia. Se fai qualcosa di buono, di meritato, è normale che tutti si aspettino qualcosa in più. Io, lo staff, chi sta attorno a me, e i giocatori dobbiamo abituarci ad avere questa pressione, ma non deve essere un qualcosa che ci porta via energie, è un qualcosa che ci deve stimolare".
Pochi dubbi sul Carpi. "Lo dissi all’andata che il Carpi avrebbe dato del filo da torcere a molti e così è stato – ricorda il tecnico del Rimini ripensando alle sue parole di agosto – È una squadra che tende a giocare la partita, palla a terra, è propositiva. In alcuni elementi ha anche una buonissima qualità. Quindi bisogna stare attenti, antenne dritte dal primo secondo in cui metteremo piede in campo per il riscaldamento".
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