Rimini, è il momento di crederci. Ad Ascoli per ingranare la terza
Sette punti nelle ultime tre gare e due vittorie consecutive hanno dato ossigeno ai biancorossi
Buscè chiede ai suoi di avere ancora fame. "Se alla settima giornata ci sentiamo appagati perché abbiamo fatto due vittorie diventa un problema". Due vittorie che hanno dato ossigeno alla classifica e una botta di fiducia non da poco al Rimini. Ossigeno e fiducia che saranno necessari oggi in casa dell’Ascoli. "Contro Milan Futuro e Perugia abbiamo capito che avversario avevamo davanti – dice l’allenatore dei biancorossi – i ragazzi sono stati bravi. Con l’Ascoli dovremo fare lo stesso". E capire l’Ascoli in questo momento non è difficile. Quella marchigiana è una squadra costruita per tornare subito in serie B e che, per di più, ha appena cambiato allenatore passando dalle mani di Carrera a quelle di Ledesma. Appena qualche ora fa, in pratica. "Quando una squadra cambia allenatore, ci sono passato anch’io, il giocatore si deve sentire più responsabile – qui è l’ex giocatore Buscè che parla – e deve dimostrare che fondamentalmente poi le colpe si danno a una persona sola, ma poi si vince e si perde tutti insieme. Non si possono cambiare 20 giocatori, si cambia l’allenatore. E quindi è normale che ci sia la scossa, nel giocatore, nell’animo, nella dignità. Ci aspettiamo una partita di questo genere, tosta, dove noi dobbiamo essere pronti a ribattere colpo su colpo, come abbiamo fatto soprattutto in queste ultime due partite".
Ribattere colpo su colpo, con entusiasmo. Ma non troppo. "È normale in questo momento avere più entusiasmo, ma bisogna sempre tenere l’entusiasmo a bada, perché il troppo entusiasmo sfocia poi nella superficialità – dice – Quindi bisogna avere l’entusiasmo giusto, avere la consapevolezza di tutte le batoste che abbiamo preso per arrivare a queste due vittorie". Ci ripensa Buscè, e non dimentica. "I ragazzi lo sanno perché veniamo da due vittorie, ma prima di arrivare a queste due vittorie abbiamo mangiato qualcosa di amaro, tante critiche, che ci fanno crescere – spiega – Abbiamo capito un po’ la lezione. Poi ogni partita è a sé. Ad Ascoli sappiamo di affrontare una squadra che ha cambiato allenatore, che si aspettava di fare tutt’altro fino ad ora, un ambiente molto tosto. E quindi bisogna andare lì, in casa loro, consapevoli di questo, pensando soprattutto a noi".
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