Rimini trionfa in Coppa Italia Serie C: la vittoria di Buscè e dei suoi ragazzi
Il Rimini conquista la Coppa Italia Serie C sotto la guida di Antonio Buscè, celebrando i sacrifici e la dedizione della squadra.

Il Rimini conquista la Coppa Italia Serie C sotto la guida di Antonio Buscè, celebrando i sacrifici e la dedizione della squadra.
Tutte le gioie. Tutti i dolori. Tutti i "sacrifici". Tutto scorre veloce e ininterrotto come in un piano sequenza davanti agli occhi di un commosso mister Antonio Buscè, dopo il triplice fischio con cui è stata sancita la vittoria della Coppa Italia di serie C da parte del ‘suo’ Rimini. Sì perché questo Rimini il mister da Gragnano lo sente davvero suo. Una creatura plasmata alla prima fortunatissima esperienza su una panchina di professionisti e già coronata da un trofeo. Un trofeo conquistato con "tutti i sacrifici" che lo stesso Buscè evoca come un anatema esorcizzato finalmente dopo mesi e mesi di duro lavoro. Di denti stretti e di gocce di sudore versato che adesso possono diventare lacrime di gioia, mentre gli occhi lucidi del mister guardano alla tribuna, alla presidenza del Rimini, al pubblico biancorosso e alla propria famiglia. E vedono scolpita nelle stelle dipinte di bianco e di rosso la parola più dolce di tutte: vittoria!
"Dopo tanti anni di lavoro, trascorso ad Empoli e poi in serie D con la Vibonese, ora voglio dire grazie. Grazie a chi mi ha permesso di intraprendere questo percorso tra i ‘grandi’ – dice Buscé a caldo –. Grazie a chi mi ha dato l’opportunità di mettermi in mostra qui a Rimini e conquistare un enorme risultato". Risultato che Buscè dedica "anzitutto ai ragazzi". I ‘suoi’ ragazzi, come non manca di ribattezzarli. "Sono quelli che vanno in campo, che fanno tantissimi sacrifici e si meritano di tagliare questo traguardo. Questi sono i momenti per cui lavoriamo e viviamo" garantisce Buscè.
"Oggi siamo stati bravi a portare a casa una partita sporca, soffrendo. E siamo felici di festeggiare con la nostra gente". Esulta così invece capitan Colombi, con i guantoni belli saldi intorno alla Coppa conquistata davanti al pubblico delle grandi occasioni, con tanto di presidente della Lega Pro, Matteo Marani, il suo vice, Gianfranco Zola, e gli allenatori Alberto Bollini, Franco Colomba e Alberto Zaccheroni.
"Questo traguardo lo dedico a me stesso – dice il capitano –. Sono arrivato quando il Rimini era ultimo in classifica nell’ottobre ’23 e ritrovarsi ora ad alzare un trofeo è una gratificazione per tutto ciò che abbiamo costruito. Adesso spetta a noi fare un passo avanti portando tutte le domeniche così tanta gente allo stadio". "Un successo meritato per la squadra, la società e la città" ha esultato tra i primi sui social il sindaco Jamil Sadegholvaad, che era anche presente al ’Neri’. Per quel che riguarda invece la partita "sapevamo che per vincere dovevamo avere la supremazia delle emozioni", ha svelato Buscè. L’emozione di fare la storia. Compierla mentre seimila bandiere biancorosse sventolano in una sera di gioia e di successo al ‘Romeo Neri’. Mentre al cielo di Rimini garriscono i Queen e l’indimenticato Mercury lo dice a tutti, dice che questa notte: "We are the Champions".
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