Robur: cavalcata trionfale di sei mesi. Via i fantasmi del passato. Ora il futuro
La Robur Siena ha conquistato la promozione in Serie D, lasciandosi alle spalle l'incubo dell'Eccellenza. Il presidente Giacomini guarda già al ritorno nel professionismo, puntando sul sostegno delle istituzioni e sulla riapertura dello stadio Franchi.
L’incubo è finito: la Robur ha salutato l’Eccellenza, con quattro giornate di anticipo, sei mesi esatti dopo l’esordio in quinta serie, la vittoria di Borgo San Lorenzo, successo in parte anche inatteso, che ha dato la spinta giusta alla rincorsa bianconera. Diciassette settembre-17 marzo: troppo forte la squadra di Magrini, per temere la cabala, per temere gli avversari, gli uni arrabbiati per essersi visti negata la chance promozione, gli altri per mettersi in mostra, per dubitare dell’impresa. Non è stato tutto facile, sono stati Bianchi e compagni a rendere così estremamente semplice e scontato ciò che in realtà non lo è, nonostante il blasone della piazza e l’importante investimento del presidente Giacomini. Non sempre chi spende stravince o semplicemente vince, sono tante le componenti in gioco e gli esempi da citare, non sempre giocatori dal curriculum che brilla riescono a calarsi nel fango con la giusta mentalità. E invece la Robur ha stravinto per Dispersione, ovvero ha ballato da sola, è giunta al traguardo da sola, ha fatto il vuoto dietro di sé, senza che nessuno potesse ambire oltre che a un posticipo della sua festa. Sì, il campionato era quello dell’Eccellenza, la vittoria non ha concesso un pass per salire sull’Olimpo del calcio, lontano anni luce. Ma ha illuminato il periodo più buio della storia bianconera, la caduta più rovinosa e umiliante del Siena calcio. E ha illuminato anche il futuro: per il presidente Giacomini la promozione è stata "soltanto il primo passo", per riportare il suo Siena Fc nel professionismo. Un obiettivo dichiarato, a cui arrivare "senza proclami e lavorando a testa bassa, come fatto finora". E con il sostegno delle istituzioni: passo, appunto, fondamentale, in questo senso, è stata la riappropriazione dello stadio Franchi (e del campo Bertoni all’Acquacalda) da parte del Comune, che proprio ieri, il giorno dopo la matematica conquista della Serie D a Sansepolcro – stadio che continua a regalare grandi soddisfazioni ai colori bianconeri –, ha sbloccato, grazie all’ultima sentenza del Consiglio di Stato, i lucchetti delle due strutture per poter permettere alla Robur, il prima possibile, di tornare a ‘casa’. Il passato, finalmente, ha ceduto il testimone al futuro.
Angela Gorellini
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