Robur, la gioia del giovane Di Paola: "Che brividi indossare questa maglia"
Il giovane senese Gabriele Di Paola torna a giocare per la sua città nella Robur Siena, con il sostegno di 1325 tifosi. Dopo un inizio positivo, si prepara per la sfida contro il Montevarchi in Serie D, conciliando lo studio universitario con la passione per il calcio.
"Chi non è nato e cresciuto sulle lastre non può capire l’emozione di sentire, dal campo, il Canto della Verbena". Gabriele Di Paola (nella foto), senese, brucaiolo, l’ha provata per la prima volta a Tavarnelle. "Già mi sono venuti i brividi a vedere la mia maglia nello spogliatoio, figuriamoci quando siamo usciti dagli spogliatoi. Non so come potrà essere domenica, quando pesterò l’erba del Franchi".
Il giovane terzino, la maglia della sua città l’ha indossata già nell’Under 14, prima di prendere la via per Firenze (due stagioni) e poi per La Spezia (una stagione), e poi nella Primavera di Gill Voria. Oggi il ritorno, in prima squadra, dopo i due anni al Poggibonsi, con il cuore che batte a mille e 1325 tifosi a sostenerlo.
"Giocare nella Robur è sempre stato il mio obiettivo, anche l’anno scorso ho sperato nella chiamata – racconta Di Paola –. Portare addosso i colori della tua città ti dà qualcosa in più, conosci i tifosi, la gente ti ferma per strada e ti sostiene. Mi aspettavo sì, tanti abbonati: l’entusiasmo portato dalla vittoria del campionato, il ritorno allo stadio, hanno spinto molte persone a sottoscrivere la tessera".
E’ stato importante anche partire con il piede giusto. "A Tavarnelle c’è stata una fase in cui abbiamo sofferto – afferma il bianconero –, ma siamo rimasti compatti e alla fine abbiamo trovato il gol. E’ vero, su un loro errore, ma il calcio è così. Poi negli ultimi minuti ci siamo difesi bene".
Domenica l’esordio al vecchio Rastrello, contro il Montevarchi. "Sarà una partita difficile, contro un’avversaria che come noi punta a stare lassù. Mi aspetto un confronto equilibrato. La Serie D è un campionato tosto, dove ne vince una sola. Piazze come Livorno o Grosseto da anni provano a salire: ogni gara va affrontata al meglio, non ci sono risultati scontati. Ed è importante non perdere terreno all’inizio".
Diplomatosi quest’anno "al Bandini, ragioneria" con un ottimo 80, Di Paola inizierà adesso un percorso universitario per consulente del lavoro: studio, calcio e Bruco, nella vita del bianconero. E’ anche entrato in Piazza, alfiere, con Carlo Mignani. "E’ il mio migliore amico – spiega –, abbiamo giocato insieme nel Siena e nella Fiorentina. Quest’anno ci incroceremo da avversari, lui è arrivato in estate al Poggibonsi e ha preso il numero di maglia che avevo io, il 25. Io invece, stavolta, ho scelto il 23: sono nato il 23, mio nonno, tifosissimo della Robur, era nato il 23".
"Il mio obiettivo – chiude –? Fare più presenze possibile, anche se al di là del quanto conta il come. Mi auguro di ben figurare e ovviamente che il Siena vinca il campionato. Se siamo i più forti non lo so, ma ce la possiamo giocare".
Angela Gorellini
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