Sangio è un pari stretto. Bonura sfiora il colpaccio
In casa del Livorno gli azzurri non sfruttano a dovere le palle gol create. Alla fine contro la capolista di Indiani arriva uno 0-0 anche per il morale.
LIVORNO
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SANGIOVANNESE
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LIVORNO (3-4-3): Cardelli; Risaliti, Borri, D’Ancona (84’ Calvosa); Marinari (46’ Frati), Bellini, Hamlili (61’ Bonassi), Parente; Russo (46’ Arcuri), Dionisi (78’ Regoli), Rossetti.
All. Indiani.
SANGIOVANNESE (3-5-2): Patata; Fumanti, Chelli, Della Spoletina; Pertica, Nannini, Romanelli, Sabattini, Pertici; Bocci (78’ Pardera), Rotondo.
All. Bonura.
Arbitro: Kovacevic di Arco Riva.
Note: spettatori 2.000 circa. Ammoniti: Russo, Fumanti, Marinari, Nannini, Parente, D’Ancona.
LIVORNO – La Sangiovannese si mangia l’impossibile e torna da Livorno con uno 0-0 che le sta decisamente stretto, nonostante la differenza in classifica fra le due squadre.
Quattro nitide palle davanti al portiere di Paolo Indiani mal finalizzate, sul finire di gara poi la formazione di casa ha rischiato a sua volta di vincere con due occasioni che sono andate fuori per un soffio.
È una giornata nuvolosa a Livorno per i circa 2.000 spettatori presenti. Paolo Indiani cambia qualcosa rispetto alla vittoriosa trasferta di Civita Castellana, in casa azzurra ci sono i preziosi ritorni dal primo minuto del 2006 Chelli e del fantasista Sabattini. In porta c’è Patata, nonostante un piccolo risentimento muscolare in prepartita. Presente una sparuta rappresentanza di tifosi azzurri. Si gioca sotto la luce artificiale per il posticipo del fischio di inizio.
La Sangiovannese disputa un primo tempo di grande personalità, subisce i primi minuti dei padroni di casa ma si riscatta alla grande col passare del tempo costruendo tre occasioni davanti al portiere, rispettivamente con Romanelli, Bocci e Rotondo che meriterebbero di gran lunga più fortuna rispetto all’unica palla creata dal labronico Dionisi e salvata sulla linea di porta da parte di Della Spoletina. Si va negli spogliatoi sul risultato di 0-0 ma per quanto visto sta decisamente stretto alla truppa di Bonura.
Nella ripresa, dopo appena due minuti, Romanelli si ritrova per la seconda volta davanti al portiere ma il suo tocco è ben fermato all’ottimo Cardelli.
Gli azzurri controllano bene la situazione, subiscono poco l’iniziativa dell’avversario che, però, nei minuti di recupero, va vicino al goal in due occasioni soprattutto con una conclusione di Rossetti che fa la barba al palo.
Dopo quattro minuti di recupero il risultato non cambierà, alla vigilia tutti avrebbero firmato per un risultato del genere ma all’atto pratico gli azzurri sono tornati in Valdarno con il bicchiere mezzo vuoto.
Massimo Bagiardi
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