Calcio, il Mantova riparte dalla serie C e da Davide Possanzini

Con le rinunce di Pordenone e Messina, sempre più vicina la riammissione della società di viale Te alla Lega Pro. L’ex attaccante nuovo allenatore

di LUCA MARINONI
18 giugno 2023
Il presidente Piccoli e il nuovo mister Possanzini (da pagina Facebook Mantova 1911)

Il presidente Piccoli e il nuovo mister Possanzini (da pagina Facebook Mantova 1911)

Mantova – L’ufficializzazione dovrebbe arrivare solo a luglio ma, facendo tutti gli scongiuri di rito, il Mantova può essere considerato una squadra di serie C e martedì 20 giugno, termine ultimo per presentare le iscrizioni al campionato, si potrà già avere un quadro definitivo (o quasi)

. In ogni caso il passo indietro annunciato da Pordenone e Messina (per non parlare delle serie difficoltà nelle quali si dibatte il Siena), di fatto, rende la formazione virgiliana, prima nella graduatoria della riammissione, nuovamente una compagine di Lega Pro. Un privilegio che, a questo punto, la società di viale Te intende onorare e far fruttare costruendo un ciclo dalle grandi ambizioni, un percorso che partirà da Davide Possanzini in panchina. Sarà lui, insieme al suo staff (il preparatore dei portieri Michele Arcari e il preparatore atletico Nicola Pasin, insieme con lui al Brescia, mentre rimane da definire la figura del vice), a guidare verso l’alto l’organico che il dt Christian Botturi ha già cominciato a delineare.

Per quel che riguarda i giocatori già in rosa, si va verso la conferma di Panizzi e Silvestro, mentre Mensah e Monachello riceveranno un’offerta, ma meno onerosa rispetto a quella della scorsa stagione. Da definire anche la posizione di De Francesco, mentre Pierobon, dopo essere tornato alla casa madre del Verona, potrebbe fare il tragitto opposto e tornare a vestirsi di biancorosso. Per quel che riguarda il nuovo tecnico, quarantasettenne ex attaccante nato a Loreto, mister Possanzini si è presentato ammettendo di sperare di ottenere belle soddisfazioni a Mantova. L

o scorso anno ha iniziato alla Primavera del Brescia prima che il presidente Cellino gli affidasse per due giornate le Rondinelle in serie B. Una fugace apparizione come allenatore tra i cadetti, senza dubbio più breve dei sette anni trascorsi come vice di Roberto De Zerbi. Un’avventura che ha permesso all’ex bomber di serie A e B di maturare una notevole esperienza e di fare suo il calcio propositivo dell’ex mister del Sassuolo. In effetti il punto di riferimento tattico di Possanzini è un propositivo 4-3-3 ed è questa la strada attraverso la quale conta di conquistare le gioie desiderate nel suo viaggio virgiliano.  

Continua a leggere tutte le notizie di sport su