Sestese, secondo match point. Domani contro il San Miniato è in palio il salto di categoria

La Sestese e San Miniato Basso si sfideranno in uno spareggio cruciale per la promozione in Eccellenza. Il tecnico Polloni punta sull'impegno e la determinazione della squadra per raggiungere l'obiettivo.

11 maggio 2024
Sestese, secondo match point. Domani contro il San Miniato è in palio il salto di categoria

Sestese, secondo match point. Domani contro il San Miniato è in palio il salto di categoria

Dopo che il primo match point non è bastato a consacrare la squadra regina del girone B del campionato di Promozione, domani alle 16, per la Sestese e San Miniato Basso è di nuovo l’ora di provare a vincere. Sul neutro "Idilio Cei" di Larciano, va in scena lo spareggio più atteso con la Sestese del tecnico Fabrizio Polloni che tenta nuovamente l’assalto alla scalata diretta per l’Eccellenza. "Dopo che il primo match point è andato – puntualizza l’allenatore, che vanta un ricco palmares di campionati vinti – siamo pronti a giocarci di nuovo la stagione. Contro l’altra capolista ben organizzata, servirà testa, gambe e cercare di sbagliare il meno possibile. E’ assurdo che due squadre che hanno concluso la stagione a 74 punti debbano sfidarsi, entrambe meriterebbero la promozione. Ma il regolamento impone lo spareggio e la Sestese farà di tutto per vincerlo per non vanificare questo grande campionato portato a termine. Sarà una sfida apertissima, molto difficile da pronosticare".

I giocatori avversari da tenere sott’occhio? "Sono Remedi che ha concluso la classifica marcatori con 21 reti, Mancini, Gamba; ma è tutta la squadra allenata da Ticciati che è fisica e quadrata. Abbiamo le carte in regola, faremo tutto il possibile per non arrivare a concludere la sfida ai calci di rigore che sarebbe ridicolo. Perciò, con tanto cuore e carattere la Sestese per questa gara più importante della stagione ha l’obbligo di continuare nuovamente a crederci per fare un regalo alla società e ai nostri tifosi. E’ l’ultima chance per prendere il treno diretto, altrimenti restano gli spareggi".

Giovanni Puleri

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