Shpendi e Cherubini, giovani alla ribalta
Giornata speciale per l’attaccante albanese contro il ’suo’ Cesena. "Ma non ho potuto sfidare mio fratello". Il fantasista è stato tra i migliori
Era una partita speciale quella di domenica scorsa per Stiven Shpendi che si ritrovava contro la squadra che lo ha cresciuto e lanciato. Non ha potuto vivere il duello a distanza col gemello Cristian, assente in quanto infortunato, e il proscenio se lo è preso tutto lui. Non ha esultato per il suo secondo gol in campionato proprio per rispetto della sua vecchia società. "Era la prima volta che affrontavo il Cesena a cui sono molto legato – ha spiegato l’attaccante albanese classe 2003 –. Ho un legame forte con la città, la squadra e i tifosi. Per me era una gara importantissima e avrei voluto che di fronte ci fosse anche mio fratello. Sono felice di com’è andata, dei tre punti e del gol segnato. Qua a Carrara mi sto trovando benissimo anche se nei primi mesi ho avuto qualche difficoltà a livello fisico. Ho sempre sentito l’appoggio della società e dei tifosi e ora che mi sono ripreso sto dando il mio apporto alla squadra. Avrei voluto aiutarla di più con qualche altro gol ma spero nel 2025 di continuare a segnare. E’ vero che posso fare ancora meglio perché nel primo tempo da due metri di testa non sono riuscito a buttarla dentro. Ho sprecato occasioni più facili rispetto al gol fatto ma vivo tutto serenamente perché anche se sbaglio un’opportunità so che prima o poi, credendoci, ne arriverà un’altra. Così è successo nella ripresa quando mi sono fatto trovare pronto. Alla fine ho fatto il gol più difficile. Avrei preferito farne due ma se dovevo sceglierne uno va bene quello".
Da un ’gioiellino’ a un altro. Ecco Luigi Cherubini, fantasista classe 2004, che ha fatto ammattire la difesa cesenate. "La nostra – dice – è una squadra coesa che ormai da diversi mesi fa bene in campo. Ho trovato un gruppo fantastico nel quale c’è una grande unione e tutti danno il proprio contributo: chi gioca, chi entra ma anche chi rimane fuori. Questo è lo spirito giusto per andare avanti. Abbiamo fatto delle partite ravvicinate ma gli interpreti sono cambiati e tutti si sono fatti trovare pronti, me compreso. Era importante iniziare il ritorno con una vittoria, anche perché a Cesena all’andata avevamo perso e c’era rimasta un po’ in sospeso quella gara. Ci siamo presi la nostra rivincita. Non mi interessa non aver segnato. Sono contento dell’assist e della prestazione. Noi abbiamo la nostra identità, ormai penso sia chiaro, e giochiamo sempre con la stessa intensità, sia in casa che fuori. Sin dall’inizio sono rimasto stupito dai nostri tifosi perché pur giocando sempre in trasferta ci sono sempre stati, anche dopo le sconfitte. Hanno fatto trasferte lunghe e impegnative. Ci hanno sempre fatto sentire il loro affetto e ci danno grossi stimoli".
Gianluca Bondielli
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