Squalifica senza senso. Ardito, il danno e la beffa
L’arbitro scrive di "aver riconosciuto a fine gara" il tesserato dell’Alta Brianza: due mesi di stop per “insulti“. Ma il dirigente si trovava su un altro campo.

Andrea Ardito, Direttore Tecnico dell’Alta Brianza Calcio 1951
TAVERNERIO (Como)
"Squalificato fino al 29 gennaio 2025 perché, riconosciuto personalmente dall’arbitro a fine gara, lo offende...". Ma la persona sanzionata, ex calciatore di serie A e stimato dirigente di una società dilettantistica lombarda, in quel momento era altrove, a guardare un’altra partita. E’ l’incredibile vicenda che ha visto protagonista Andrea Ardito, un passato nel Como, a Lecce e col Siena e attualmente direttore tecnico dell’Alta Brianza Tavernerio (la prima squadra milita nel campionato di Eccellenza). Secondo quanto riportato dall’ultimo comunicato del CRL Ardito avrebbe insultato l’arbitro dopo la sfida del torneo Under 19 Regionale tra i comaschi e la Solese, e "riconosciuto personalmente" dal Direttore di Gara (il signor Savarino di Lecco) a fine match. Di qui la sanzione del giudice sportivo: stop fino al 29 gennaio 2025.
"E’ tutto assurdo e inaccettabile - lo sfogo sui “social“ del dirigente dell’Alta Brianza -. Avrei insultato un arbitro a Tavernerio dopo il match delle ore 14.30. Peccato che nello stesso momento il sottoscritto fosse a Menaggio a vedere la partita Menaggio-Alta Brianza Under 16 delle ore 15.00, come possono confermare i testimoni che erano con me. E per la cronaca sono tornato a casa alle 20.50 perché, a causa di un incidente ho dovuto fare tutto il giro del Lago di Como. Al signor Savarino dico che nella vita prima di incolpare una persona bisogna stare molto attenti ed essere sicuri al 150%. Spero possa riconoscere immediatamente il grave errore, altrimenti valuterò con il mio avvocato ogni ulteriore azione a tutela della mia immagine e della mia reputazione". A tal proposito pare che ieri il direttore di gara sia stato convocato per dei chiarimenti dai vertici arbitrali e potrebbe riconoscere l’errore.
Duro il comunicato dell’Alta Brianza: "Intendiamo esprimere il nostro profondo sdegno giacché non solo tali comportamenti non sono ad Andrea mai appartenuti nè da calciatore, nè da allenatore, ma addirittura in occasione della gara in cui l’arbitro lo avrebbe riconosciuto, non era presente. È chiaro che il direttore di gara si stia sbagliando in modo macroscopico. Per questo motivo e per difendere la reputazione di Andrea abbiamo presentato reclamo alla Corte d’Appello Territoriale per ottenere la riforma di questa decisione, errata e offensiva"
Continua a leggere tutte le notizie di sport su