Trombetta adesso è davvero pronto: "A Forlì per il progetto e il mister"
L’attaccante, pupillo di Miramari e sceso dalla C, si dice motivatissimo: "Qui obiettivi ambiziosi. Come i miei"

Michele Trombetta con mister Miramari, con cui ha fatto faville al Corticella (Frasca)
"Ho voluto fortemente venire qui perché la società ha mostrato grande interesse nei miei riguardi". Musica e parole (al miele) di Michele Trombetta, colpo ad effetto del Forlì nella sessione di mercato invernale. Bagnato l’esordio in biancorosso nel blitz a Imola e poi in campo anche in quello di San Mauro, il 30enne bomber di Sala Bolognese – pretoriano di mister Miramari, cervello dell’operazione, e già stella del Corticella dei miracoli – ha spiegato così la decisione di lasciare la Giana Erminio, club del girone A di serie C cui era legato da un contratto biennale: "È successo tutto in seguito ai contatti telefonici intercorsi con il direttore sportivo Protti e il mister. A Forlì c’è una realtà organizzata, ma a facilitare la scelta è stata appunto la presenza del mio ex allenatore nonché di diversi amici nel gruppo squadra. Quindi ho ritenuto che ci fossero tutti i presupposti per dare continuità a un lavoro, già impostato, finalizzato al raggiungimento di obiettivi ambiziosi. Gli stessi che mi pongo per la mia carriera".
Tornando alla fugace parentesi di Gorgonzola nel calcio professionistico – giunta a distanza di oltre due lustri dai 2 gettoni racimolati in serie B con il Modena di Walter Novellino –, Trombetta l’ha dipinta come "un’esperienza formativa. Che mi ha fatto crescere perché ho imparato tante cose, sul piano dell’intensità, dell’organizzazione e dell’attenzione a ogni dettaglio. Certo, l’infortunio subìto ha finito per penalizzarmi e inciso un po’ nella scelta... Detto ciò, alla Giana mi sono trovato molto bene".
A proposito delle sue condizioni fisiche, ‘Michelone’ – reduce dalla prematura eliminazione della selezione azzurra dalla Kings World Cup Nations (torneo internazionale di calcio a 7) – ha ammesso di non essere ancora al top della forma, ma "il peggio è passato. Sono riuscito a cavarmela in due mesi e mezzo e adesso mi sento a buon punto: nel giro di qualche settimana dovrei riacquistare la condizione migliore".
Nel mentre con Elia Petrelli, sontuoso ‘rebbio’ centrale del tridente miramariano e capocannoniere del Galletto con 8 gol, si è già creato un sano dualismo. "È un grande giocatore, la cui storia parla per lui – ha affermato Trombetta – ed è anche un bravissimo ragazzo. Voglio aiutarlo, per quanto mi sarà possibile, e lavoreremo insieme per il bene del Forlì. Tra di noi ci sarà una sana competizione, che gioverà a tutta la squadra perché siamo due elementi importanti, capaci di garantire un rendimento omogeneo nel corso della partita, ma anche un alto livello di competitività durante gli allenamenti".
Trombetta si è già posto un obiettivo personale, in termini di gol, da qui alla fine del campionato: "La doppia cifra". Fermo restando che "avendo timbrato solo una volta nella prima parte di stagione, non sarà facile tener fede ai buoni propositi. Comunque ci proverò. L’importante è che siano gol pesanti e utili per l’obiettivo di squadra".
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