Trombetta adesso è davvero pronto: "A Forlì per il progetto e il mister"

L’attaccante, pupillo di Miramari e sceso dalla C, si dice motivatissimo: "Qui obiettivi ambiziosi. Come i miei"

di MARCO LOMBARDI
11 gennaio 2025
Michele Trombetta con mister Miramari, con cui ha fatto faville al Corticella (Frasca)

Michele Trombetta con mister Miramari, con cui ha fatto faville al Corticella (Frasca)

"Ho voluto fortemente venire qui perché la società ha mostrato grande interesse nei miei riguardi". Musica e parole (al miele) di Michele Trombetta, colpo ad effetto del Forlì nella sessione di mercato invernale. Bagnato l’esordio in biancorosso nel blitz a Imola e poi in campo anche in quello di San Mauro, il 30enne bomber di Sala Bolognese – pretoriano di mister Miramari, cervello dell’operazione, e già stella del Corticella dei miracoli – ha spiegato così la decisione di lasciare la Giana Erminio, club del girone A di serie C cui era legato da un contratto biennale: "È successo tutto in seguito ai contatti telefonici intercorsi con il direttore sportivo Protti e il mister. A Forlì c’è una realtà organizzata, ma a facilitare la scelta è stata appunto la presenza del mio ex allenatore nonché di diversi amici nel gruppo squadra. Quindi ho ritenuto che ci fossero tutti i presupposti per dare continuità a un lavoro, già impostato, finalizzato al raggiungimento di obiettivi ambiziosi. Gli stessi che mi pongo per la mia carriera".

Tornando alla fugace parentesi di Gorgonzola nel calcio professionistico – giunta a distanza di oltre due lustri dai 2 gettoni racimolati in serie B con il Modena di Walter Novellino –, Trombetta l’ha dipinta come "un’esperienza formativa. Che mi ha fatto crescere perché ho imparato tante cose, sul piano dell’intensità, dell’organizzazione e dell’attenzione a ogni dettaglio. Certo, l’infortunio subìto ha finito per penalizzarmi e inciso un po’ nella scelta... Detto ciò, alla Giana mi sono trovato molto bene".

A proposito delle sue condizioni fisiche, ‘Michelone’ – reduce dalla prematura eliminazione della selezione azzurra dalla Kings World Cup Nations (torneo internazionale di calcio a 7) – ha ammesso di non essere ancora al top della forma, ma "il peggio è passato. Sono riuscito a cavarmela in due mesi e mezzo e adesso mi sento a buon punto: nel giro di qualche settimana dovrei riacquistare la condizione migliore".

Nel mentre con Elia Petrelli, sontuoso ‘rebbio’ centrale del tridente miramariano e capocannoniere del Galletto con 8 gol, si è già creato un sano dualismo. "È un grande giocatore, la cui storia parla per lui – ha affermato Trombetta – ed è anche un bravissimo ragazzo. Voglio aiutarlo, per quanto mi sarà possibile, e lavoreremo insieme per il bene del Forlì. Tra di noi ci sarà una sana competizione, che gioverà a tutta la squadra perché siamo due elementi importanti, capaci di garantire un rendimento omogeneo nel corso della partita, ma anche un alto livello di competitività durante gli allenamenti".

Trombetta si è già posto un obiettivo personale, in termini di gol, da qui alla fine del campionato: "La doppia cifra". Fermo restando che "avendo timbrato solo una volta nella prima parte di stagione, non sarà facile tener fede ai buoni propositi. Comunque ci proverò. L’importante è che siano gol pesanti e utili per l’obiettivo di squadra".

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