Umberto Nappello, l’uomo dai piedi fatati: "Il Ravenna deve imparare a vincere soffrendo"

Il fantasista partenopeo ha segnato su rigore nel match contro il Tuttocuoio. "Vengono tutti al Benelli per fare la partita della vita"

di Redazione Sport
26 settembre 2024
Il talentuoso Umberto Nappello (foto Zani)

Il talentuoso Umberto Nappello (foto Zani)

È stato un rigore ‘liberatorio’ quello trasformato da Umberto Nappello al 35’ della ripresa del match contro il Tuttocuoio. Per portare a casa i 3 punti è servito anche quello di Manuzzi, realizzato al 90’, ma per il fantasista partenopeo è stato comunque un gol pesante dopo l’errore commesso col Forlì in Coppa Italia nella serie finale di tiri dagli 11 metri: "Effettivamente è stato un pensiero ricorrente, perché, sono sincero, sbagliare l’ultimo rigore col Forlì, mi ha fatto rosicare. È fastidioso sbagliare un rigore anche in allenamento. Ho cercato di arrivare più sereno possibile al momento del tiro per calciarlo bene. Sono stato fortunato e, dopo la trasformazione, ho provato un senso di liberazione, anche per via dell’importanza. L’angolazione? Il portiere pensava che tirassi a destra. L’ho visto che si è mosso in anticipo e così ho calciato centrale".

Resta un successo importante che introduce nel modo migliore la trasferta di domenica a Pistoia: "Il Tuttocuoio – ha proseguito Nappello – si è rivelato pronto e organizzato per giocare una partita tosta. Come successo col Prato, abbiamo creato molto, ma non siamo riusciti a sbloccarla. Mi sento di dire che, il nostro campionato, sarà questo. Ci troveremo di fronte sempre squadre che ‘rompono le scatole’, che si esaltano e che faranno la guerra. Mi metto nei panni degli avversari, che vengono al Benelli per fare la partita della vita. Il nostro compito sarà quello di farci trovare pronti. Bisogna stare tranquilli, sereni e compatti. Poi, magari, verranno anche partite che riusciremo a sbloccarle e a dilagare come successo a San Mauro Pascoli. Intanto però, la nostra pazienza è stata premiata".

Forse non è stato il miglior Ravenna di sempre, ma il successo è arrivato comunque: "Vincere – ha aggiunto il trentatreenne partenopeo – fa sempre bene. È chiaro che c’è da migliorare. Ma, lavorare per migliorare dopo una vittoria, è più stimolante. Una vittoria di rigore? Le partite si vincono anche così. Non possiamo pensare di vincerle tutte come a San Mauro. C’è bisogno di portare a casa i 3 punti anche in modo alternativo, come successo col Tuttocuoio. Nel 1° tempo ho fatto fatica a trovare la posizione per essere incisivo, ma bisogna essere bravi a restare dentro la partita anche quando non gira".

A livello tattico, rispetto allo scorso anno, mister Antonioli ha varato un centrocampo col vertice basso (Biagi) e con Nappello spostato a fare la mezzala: "Devo correre di più. Il ruolo di mezzala comporta più compiti anche chiave difensiva. L’anno scorso ho giocato trequartista ed ero libero di giostrare a tutto campo; quest’anno invece sono più legato al ruolo. Voglio migliorare anche in questa posizione".

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