Un Rimini a due facce. Grande salto mai arrivato

Sin qui i biancorossi sono sempre stati bocciati all’esame di maturità. Alle porte sette gare per provare a entrare nella zona playoff.

di DONATELLA FILIPPI -
13 marzo 2024
Un Rimini a due facce. Grande salto mai arrivato

Un Rimini a due facce. Grande salto mai arrivato

Ventuno punti a disposizione e una classifica che non fa tremare. Ma questo non serve a confortare un Rimini che non se la passa bene. Freno a mano tirato in casa biancorossa nelle ultime quattro gare. Tre volte in viaggio, e una in casa, dolorosissima, contro il Sestri Levante. Tanto che ora la partita di venerdì al ’Neri’ contro il Pescara è diventata una di quelle da non poter sbagliare. Le due facce del Rimini in questa stagione i tifosi hanno imparato a conoscerle. Anche se, di fondo, la squadra di Piazzale del Popolo in questa stagione ha sempre mostrato più punti deboli che forti. Restando così incastrata nella zona di mezzo della classifica, quella nella quale guardare avanti è complicato perché bisogna sempre tenere un occhio su chi sta dietro. Mai il grande salto verso le big del girone.

Per rendersi conto di quanto il Rimini sia difficile da decifrare basta prendere sotto mano le ultime sei gare di campionato. Tre vittorie di fila alle quali sono seguite tre sconfitte di fila. Con un solo boccone i biancorossi si sono mangiati, risultati alla mano, Recanatese, Pontedera e Ancona, per poi farsi affossare da Lucchese, Sestri Levante e Spal. Dieci i gol realizzati nelle prime tre gare, soltanto due nelle ultime tre. Tre quelli subiti contro i sei dell’ultimo periodo. Di certo l’assenza di Petrangeli (infortunato) in difesa si è fatta sentire. Il centrale romano dà sicurezza a tutto il reparto. Un reparto che chiaramente in questa stagione è quello che non sempre è riuscito a distinguersi in positivo. Quarantatré i gol subiti dai biancorossi contro i 38 realizzati.

Dopo la sconfitta di Ferrara ieri capitan Colombi e compagni si sono ritrovati sul campo iniziando a pensare a quel Pescara che a Rimini ci arriverà non di certo con il sorriso sulle labbra (un punto messo insieme nelle ultime tre partite). Troise in attacco ritroverà Cernigoi, ma perderà Megelaitis. Questioni di giudice sportivo. Ma soprattutto non ritroverà Pietrangeli, proprio come Marchesi e Oddi. Ieri alla ripresa lavoro personalizzato per tutti. Con il difensore romano, alle prese con un guaio muscolare, che potrebbe tornare a disposizione per la gara del turno successivo, sempre al ’Romeo Neri’ contro l’Olbia. In questo momento della stagione a mister Troise non mancano le alternative, ma è evidente che qualcosa dovrà variare per capire dove sta la falla. Perchè il Rimini di oggi è una nave che sta imbarcando acqua, questo è evidente.

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