Una prova di maturità per l’Arezzo. E Indiani insiste col suo modulo

Domenica arriva la Fermana ultima in classifica, il tecnico darà ancora fiducia ai "big" dell’attacco

di AREZZO -
22 marzo 2024
Una prova di maturità per l’Arezzo. E Indiani insiste col suo modulo

Una prova di maturità per l’Arezzo. E Indiani insiste col suo modulo

di Luca Amorosi

Dritti verso la Fermana forti delle proprie certezze. La partita contro l’ultima in classifica nasconde tante insidie per diversi motivi: il rischio di sottovalutare un avversario ferito ma che nelle ultime giornate ha dato segni di vita; di subire il probabile approccio aggressivo degli ospiti; di faticare a trovare spazi tra le loro maglie strette. Tuttavia, l’ nelle ultime settimane ha dimostrato di avere tante armi per far male agli avversari e di essere cresciuto molto dal punto di vista mentale. Gli amaranto sanno cosa fare, come devono farlo e, soprattutto, hanno la consapevolezza di poterlo fare. Non è un caso che siano arrivate due vittorie consecutive: era capitato una sola volta finora, a inizio 2024 contro Rimini in casa e Carrarese fuori. E il momento sembra davvero quello buono per ottenere ciò che ancora non è mai avvenuto: la terza affermazione di fila in campionato. Contro i marchigiani è una vera prova di maturità, insomma. Da quando l’ex amaranto Andrea Mosconi siede sulla panchina gialloblù insieme a un altro ex degli anni Novanta, Maurizio Mattoni, i marchigiani si schierano con il 3-5-2 e hanno ottenuto due pareggi interni, entrambi 1-1 ed entrambi in rimonta.

Segno che la squadra marchigiana non ha certo mollato e che il modulo garantisce comunque una certa solidità. In passato il Cavallino ha spesso sofferto le formazioni schierate a tre in difesa, con i quinti che si abbassano in fase di non possesso per inibire gli esterni di Indiani, sia quando ancora andava di moda il tridente, sia con il 4-2-3-1 attuale. Con gli spazi intasati, l’ finiva spesso per rimbalzare sul muro senza riuscire a sfondare. La musica anche in questo senso però sembra cambiata negli ultimi tempi: in casa il Cavallino si è mangiato in un sol boccone Recanatese e Ancona schierate proprio con il 3-5-2 e ha sfruttato con maggior efficacia i calci piazzati, determinanti quando le gare risultano particolarmente bloccate. Ecco perché Indiani insisterà, com’è naturale che sia, con il sistema di gioco che ha portato punti e buone prestazioni nell’ultimo periodo.

Il 4-2-3-1 offre le maggiori garanzie ed esalta le caratteristiche non solo di Pattarello e Gaddini esterni alti, ma anche quelle di due mediani fisici e tecnici come Damiani e Mawuli e soprattutto di Guccione sulla trequarti. Difficile rinunciare a questi cinque, così come a Gucci, terminale offensivo ideale per il gioco del tecnico di Certaldo. Gli unici avvicendamenti plausibili possono avere luogo in difesa, con l’eventuale rilancio di Polvani al centro o di Coccia come terzino sinistro, in una sorta di alternanza con Montini.

Anche Trombini tra i pali non è chiaramente in discussione: il portiere classe 2001 continua a offrire grande affidabilità e anche a Pineto ha compiuto almeno un intervento provvidenziale.

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