Ciclismo donne - Il Giro. Nel segno di Michela
Commozione durante la visita alla tomba della Fanini a 30 anni dalla morte. A Segromigno vince la leader della classifica, la belga Vanpachtenbeke.
Giornata ricca di eventi collaterali – come la gara podistica "Lo sport per la vita" (Michela Fanini, nonostante la giovane età era iscritta all’Aido), la Santa Messa in suffragio e, quindi, pochi secondi prima del via della corsa, l’omaggio dell’intera carovana alla tomba all’indimenticabile campionessa lucchese e, purtroppo, anche di mamma Giulietta scomparsa pochi mesi fa. E’ cominciata, così, la giornata più significativa del Giro di Toscana internazionale femminile dedicato proprio alla grande campionessa scomparsa, figlia del patron Brunello Fanini. Quella della tappa Segromigno-Segromigno.
Protagonista la danese Julie Maribo, arrivata ad avere un vantaggio massimo di 2’52”; una tirata stile cronometro, durata una cinquantina di chilometri. Al traguardo "Michela" (dopo 83 chilometri), quello che assegna preziosi secondi per la classifica, sono transitate, nell’ordine: la Maribo (abbuono 3”), Basilico (abb. 2”), Reghini (abb. 1”); con loro anche la messicana Nava Hinojoza. Le tre hanno anche abbozzato una ricorsa alla fuggitiva, ma sono state presto bloccate dal gruppo. Il finale di gara, invece, è stato quello che ha deciso la contesa, con la zampata della leader della classifica generale Margot Vanpachtenbeke che si è imposta per pochissimi centimetri alla lituana Rasa Leleivyte che resta al secondo posto nella generale, ma con 6” di distacco a causa degli abbuoni. Terza l’ucraina Olha Kulynych che ha regolato il gruppetto delle inseguitrici giunte con una quindicina di secondi di ritardo.
Bene le giovani italiane che si sono messe in mostra proprio nel momento decisivo; ben tre le azzurre nelle prime dieci della classifica generale, con Elisa De Vallier (classe 2004) sesta.
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