A caccia della B1 perduta. Junior Club Next Gen tenta subito la risalita. Squadra confermata
Brucia la retrocessione dello scorso anno allo spareggio playout. Un girone a sei
Si scrive Junior Club Next Gen ma si legge ’famiglia’. Il senso di appartenenza e l’affetto che lega i componenti del team sono le peculiarità sulle quali vuole far leva la squadra maschile di serie B2 per riprendersi quanto le è stato tolto. Brucia ancora la beffarda retrocessione dello scorso anno arrivata al doppio di spareggio del playout. Per ritentare la scalata alla B1 il presidente Franco Calvani ha confermato in blocco il gruppo. "A parte i due stranieri che vengono da fuori – ha sottolineato – e Galoppini che è stato ’adottato’ e viene spesso da noi, la squadra è composta tutta da ragazzi che si allenano qua e anche i due capitani, Eduard Perndreka e Matteo Evani, sono nostri allenatori. Per questo si respira tanta aria di casa. Ci attende un bellissimo percorso da goderci insieme col nostro stile e le nostre ambizioni".
La Next Gen è in un girone competitivo che comprende Cus Genova, Tc Pavia e tre team dell’Emilia Romagna: Club La Meridiana, Circolo del Castellazzo e Tennis Villa Carpena. I protagonisti, come anticipato, saranno i soliti: Carlos Lopez Montagud (2.1), Mick Veldheer (2,3), il livornese Davide Galoppini (2.2) più i giocatori di casa Jacopo Calvani (2.5), Lorenzo Demuro (2.7) ed Eduard Perndreka (3.1). I ragazzi del vivaio sono Lorenzo Galeno (2.7), Edoardo Orrico (2.8) e Filippo Mignani (3.1). Ormai istituzionale è la figura di Bruno Panesi. "Li sento tutti come nipoti – ha spiegato il team manager – ed è bellissimo condividere con loro queste emozioni".
Nella presentazione ufficiale del team tenutasi al Tc Marina di Massa i giocatori hanno affilato gli artigli. "Aspetto con ansia l’inizio del 28 aprile – ha anticipato Galoppini –. Dobbiamo imparare tanto dall’anno scorso. Abbiamo parlato troppo quando bastava dire meno ed essere più concreti. Sarà importante avere più equilibrio: non gioire troppo quando le cose vanno bene e nemmeno buttarsi giù come abbiamo fatto nei momenti di difficoltà. Il mio rimpianto più grande è non aver giocato il doppio di spareggio pur avendolo deciso tutti insieme. A livello personale sono curioso di vedere come reagirò non facendo più attività all’estero a tempo pieno".
"Lo scorso anno non è stato facile restare a guardare – ha confessato Calvani – ma ho accettato di avere compagni più avanti di me. Ho dato il mio contributo da fuori e aumentato la mia classifica individuale. Sono pronto per ritagliarmi spazio".
"Sento tantissimo questa maglia – ha esternato Galeno – e la mia prima esperienza è stata emozionante. Ho giocato doppio e doppio spareggio e ci penso ancora. Siamo carichi e forti, non ci nascondiamo".
Gianluca Bondielli
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