Bronzetti, urlo di gioia. "Vincere per l’Italia è un sogno che si realizza. Ancora non ci credo»

La tennista verucchiese ha contribuito alla conquista della Billie Jean King Cup portando un punto alla Nazionale grazie ai successi contro Linette e Hruncakova "Il nostro segreto è stato il gruppo. Ora penso a trovare continuità nel 2025".

di Redazione Sport
22 novembre 2024
"Vincere per l’Italia è un sogno che si realizza. Ancora non ci credo"

La tennista verucchiese ha contribuito alla conquista della Billie Jean King Cup portando un punto alla Nazionale grazie ai successi contro Linette e Hruncakova "Il nostro segreto è stato il gruppo. Ora penso a trovare continuità nel 2025".

di Loriano Zannoni

Dalla Romagna fino a lassù, sul tetto del mondo. Lucia Bronzetti parte da Verucchio e trionfa nella massima competizione a squadre a livello femminile, la Billie Jean King Cup, assieme alle compagne di squadra dell’Italia. E lo fa da protagonista in campo, non da comparsa. Da atleta che porta punti preziosissimi per la vittoria, allo stesso modo della numero 4 del mondo, Jasmine Paolini. A Malaga, le azzurre hanno battuto nei quarti il Giappone, ma la seconda singolarista, in quel caso, è stata Cocciaretto. Dalle semifinali è cambiata la scelta della capitana Garbin, che ha optato per Bronzetti assieme a Polini nei singolari e alla collaudata coppia Paolini – Errani per il doppio. E la verucchiese ha risposto alla grandissima, vincendo la sua partita con Linette (Polonia) in semifinale e replicando col successo su Hruncakova (Slovacchia), 6-2, 6-4, in finale.

Lucia Bronzetti, cosa ha provato dopo la vittoria della Billie Jean King Cup?

"Ancora non ci credo. Dobbiamo tutte realizzare cosa è successo. Dopo la mia partita ero contentissima di aver portato un punto all’Italia. Lo sognavo fin da quando ero bambina e farlo in semifinale e anche in finale è stato fantastico. Poter indossare quella maglia e portare a casa punti è stato davvero incredibile. Un’emozione pazzesca, da pelle d’oca. Quando poi Jasmine (Paolini) ha vinto, portando il secondo e decisivo punto, ci siamo ritrovate tutte insieme entusiaste. Abbiamo gioito e penso che ce lo siamo meritate, anche dopo la finale persa lo scorso anno".

È la vittoria più bella della sua carriera?

"Sicuramente una delle emozioni più grandi che ho mai vissuto. Forse non la più bella, ma insieme ad altri ricordi indelebili che restano dentro, come ad esempio la vittoria al torneo di Rabat. Questo successo ha sicuramente un significato simbolico superiore rispetto agli altri, anche perché non giochi solo per te stessa, ma per tutta l’Italia. Poter rappresentare la nazione è qualcosa di impagabile. Spero di aver reso orgogliosi tutti gli italiani".

Decisiva, nel percorso, è stata la vittoria su Linette (6-4, 7-6) nella semifinale con la Polonia. Qual è la sua valutazione su questa partita?

"Non semplice esordire in semifinale, almeno a livello di pressione. Loro avevano poi a disposizione la Swiatek e quel punto era piuttosto importante nell’economia della semifinale. Ho provato a concentrarmi completamente su quel che dovevo fare sul campo, cercando di dare il massimo e godendomi l’atmosfera che questa competizione può dare, a prescindere dal risultato".

Il vostro gruppo squadra sembra piuttosto unito, conferma?

"È vero e, secondo me, è fondamentale. Siamo amiche, c’è un grande legame e ci divertiamo tantissimo fuori dal campo. Cerchiamo di prendere, ognuna dalle altre, tutto ciò che può arricchirci. Per il bene della squadra".

Che tipo di capitano è Tathiana Garbin?

"Una grandissima persona e un grande capitano. Con grande carisma e positività, sempre pronta a incitarci. È quella che ha creduto più di tutti in noi, forse prima ancora di noi stesse. Questo trofeo è dedicato anche a lei, le vogliamo tutte un gran bene. Abbiamo avuto tanta paura in quel periodo difficile e oggi averla con noi e gioire insieme è fantastico".

Qual è la sua valutazione sull’annata?

"È stata difficile e lunga. Alti e bassi, ma nella seconda parte mi sono ripresa. Quel che conta è lavorare sempre nel modo giusto e con continuità. Cosa mi auguro per il 2025? Continuare a lavorare forte per trovare quella continuità che mi permetta di agganciare giocatrici di livello ora più alto. Migliorando sempre".

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