Tennis - L’evento storico. Papà Paolini: "Bellissimo. Ma non ho visto il match. Soffro troppo per Jasmine»

Il padre della campionessa: "Mi ha avvisato mia moglie, sono al settimo cielo"

6 giugno 2024
Papà Paolini: "Bellissimo. Ma non ho visto il match. Soffro troppo per Jasmine"

Papà Paolini: "Bellissimo. Ma non ho visto il match. Soffro troppo per Jasmine"

"Non ho visto il match, ero in giro per Bagni di Lucca, per almeno un paio di questioni: la scaramanzia (ho fatto così altre volte e un metodo vincente non si cambia) e, poi, perché soffro davvero tanto. Mi ha avvisato mia moglie e, come potrete immaginare, sono al settimo cielo".

Ugo Paolini sintetizza così la semifinale raggiunta da sua figlia Jasmine agli Internazionali di Francia, al "Roland Garros". Un risultato leggendario che ne porta subito un altro: da lunedì, in qualunque modo andrà la semifinale, la campionessa di Bagni di Lucca sarà, comunque, dentro alle prime dieci nel ranking mondiale WTA: un club esclusivo.

Solo cinque italiane, infatti, ci sono riuscite nella storia, prima di lei: Schiavone, Errani, Pennetta e Vinci. Un fatto impensabile soltanto nei primi mesi del 2023, quando l’azzurra era scivolata indietro. E come sono lontani i tempi in cui superare un turno in una prova "Slam" rappresentava una gioia. Un cambiamento netto: dalla vittoria di Dubai, al successo nel doppio a Roma; adesso tra le migliori quattro in quello che è definito il campionato del mondo sulla terra battuta.

Cosa è scattato, quale è il segreto? "Premesso che, di segreti non ce ne sono, ma c’è tanto lavoro e molto sacrificio – spiega il padre, Ugo Paolini – , però è vero che una metamorfosi c’è stata ed è dovuta a tre fattori. In primis Renzo Furlan che è riuscito a creare una sinergia mentale, un binomio vincente con Jasmine. Tecnica, ma anche mentalità. Poi non è da sottovalutare il doppio giocato con Sara Errani. La romagnola è stata numero cinque delle classifiche mondiali, ha giocato una finale là al Bois de Boulogne: la sua esperienza si è rivelata fondamentale per mia figlia, anche in singolare".

"Infine – conclude Paolini – , ma forse è uno dei motivi principali del successo attuale, la Federazione ha messo a disposizione di mia figlia un preparatore atletico che ha lavorato in maniera eccezionale. Jasmine, adesso, “vola” sul campo e, in questo sport, quando la condizione fisica è ottimale, parti già con un bel vantaggio. In mezzo, però, ripeto: tanto lavoro".

Papà Ugo non rivela se andrà a Parigi, magari per la finale, chissà. Ma certamente il cuore di tutta la famiglia sarà nella capitale francese anche oggi, per la semifinale sullo "Chatrier".

Massimo Stefanini

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