La Victoria della Rainbow. Volley, studio e... Brasile
Grandeaux, classe 2005, ha scelto Spezia per seguire il corso di Design Nautico "Cercavo una squadra ed eccomi qua. Il primo posto? Un ottimo inizio".
La Rainbow Volley La Spezia si gode il primato nel campionato di Serie D femminile a punteggio pieno dopo 3 partite, insiema a Colombiera e Santo Stefano. Successi arrivati anche grazie alle ottime prestazioni di Victoria Grandeaux, opposto classe 2005.
Questo è il suo primo anno alla Rainbow Volley. Come mai questa scelta?
"Sono al mio primo anno di Università al corso di laurea Design Nautico a Spezia. Mi sono quindi trasferita qui per seguire gli miei studi. Da subito ho cercato una squadra visto che la pallavolo è la mia passione. È uno sport che pratico fin da quando ero piccola e che è sempre stato la mia valvola di sfogo. La Rainbow mi ha contattata e io ho subito accettato".
Il suo primo impatto con il nuovo ambiente com’è stato?
"Molto buono perché tutte mi hanno accolta bene sin da subito. Le mie compagne sono state le prime persone che ho conosciuto e con loro si sta instaurando un bel rapporto".
La società quali obiettivi vi ha prospettato?
"Sappiamo che dobbiamo migliorarci sempre di più e spingerci a tirare fuori sempre il massimo, cercando anche di dare più di quanto in quel momento ci possa sembrare possibile". Tre vittorie nette: è stato davvero tutto così facile?
"Con il Cus è stata la prima partita in cui siamo state veramente una squadra. Con lo Spazio Sport abbiamo proseguito in questa direzione. Direi che il cammino è quello giusto per trovare tutte insieme la giusta intesa".
Non le ha pesato scendere di categoria, visto che prima militava nell’Albaro in C?
"Ho iniziato con l’Audax Quinto dalle giovanili alla serie D. Poi sono passata all’Albaro in C. Sinceramente non mi pesa assolutamente aver cambiato categoria. È la squadra che conta e non il campionato. Posso tranquillamente dire che gli allenamenti che sostengo qui non hanno alcunché da invidiare a quelli che mi proponevano a Genova".
Lei è italo-brasiliana. Che rapporti hai con il paese di tuo padre?
"Mia mamma è genovese, mentre mio padre è nato nel sud del Brasile. Parte della mia famiglia vive ancora là, ma non è facile andare a trovarli. L’anno scorso, però, ci sono stata".
Ilaria Gallione
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