MotoGp, Quartararo su Pecco: “Cadute così non andrebbero fatte rivedere”
Il francese critico con i continui replay sulle cadute dei piloti: famigliari e colleghi rischiano di stare male
Barcellona, 3 settembre 2023 - Tutti preoccupati per la caduta di Pecco Bagnaia al primo giro del gran premio di Catalogna a Barcellona. Il ducatista, e campione del mondo in carica, fortunatamente sta bene ma la paura è stata tanta quando lo si è visto balzare via dalla moto con l’arrivo di tutto il gruppo, con Brad Binder che non lo ha potuto evitare investendolo su una gamba. Bagnaia sta bene, non ha patito fratture e, soprattutto, non ha mi perso conoscenza. E’ andata benone vedendo la dinamica della caduta. Ma è proprio su questo, sui tanti replay fatti vedere anche ai piloti, che si è lamentato Fabio Quartararo.
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“Siamo costretti a rivedere le cadute”
La caduta di Pecco è stata ben visibile sia in presa diretta e poi al replay, una faccenda che non piace a Quartararo. Il francese chiede meno replay delle brutte cadute soprattutto per famigliari e colleghi. Il pensiero di Fabio: “Ho quasi investito Pecco - le sue parole - Ho visto benissimo la caduta ma la cosa assolutamente da cambiare è che noi ai box siamo costretti a rivedere a ripetizione le cadute. Non dovrebbe essere così, vale per noi colleghi e vale per le famiglie. Mi metto nei panni dei genitori di Pecco o di qualsiasi altro pilota”. Giornata difficile a livello di cadute dato che oltre a Bagnaia c’è stata la scivolata dell’altro pilota Ducati Enea Bastianini che ha steso tutti i piloti che erano al suo fianco: “Ne ha colpiti cinque, era all’interno e certe cose possono succedere. E’ un errore suo ma c’è stata sfortuna”, il commento di Quartararo. Poi c’è stata la gara e per Yamaha si sono registrati piccoli passi avanti. Il settimo posto di Fabio può essere visto come sufficiente in una stagione dove la competitività della M1 è crollata al cospetto dei marchi europei: “Penso sia stata una buona giornata - l’analisi di Quartararo - Siamo tornati alla base dello scorso anno nel warm up e la decisione ha premiato. Ho potuto avere un buon passo e questo mi soddisfa, ma non è la prima volta che torniamo indietro per fare qualcosa di diverso”. Quartararo un anno fa vinse a Barcellona mentre ora può al massimo lottare per un piazzamento in top ten. La differenza è evidente e per il francese c’è sempre il solito ritornello: ai test di Misano capirà il livello della nuova M1. Intanto c’è da accettare la nuova situazione che non permette a Fabio di lottare per vittorie e podi. Via ad un approccio più zen, ben sapendo che la sua moto non può offrire di più: “Mentalmente è difficile passare da una vittoria con sei secondi di vantaggio a un settimo posto a dieci di ritardo. E’ dura, ma Yamaha sa quanto siano importanti i test di Misano”. La data è l’11 settembre, il giorno dopo il gran premio della Riviera di Rimini che chiuderà, come sempre, l’estate motociclistica.
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