MotoGp, Bagnaia: “Incidenti? Serve più gap tra moto ufficiali e clienti”

Il campione del mondo spiega l’incremento delle cadute e degli incidenti con un livello di competizione molto alto: tutti possono vincere, anche con moto clienti

di MANUEL MINGUZZI -
16 maggio 2023
Pecco Bagnaia

Pecco Bagnaia

Bologna, 16 maggio 2023 - Moto gp più pericolosa, con tante cadute, diversi incidenti tra piloti e un livello di competizione sempre più serrato e verso l’alto perché tutte le moto in griglia possono vincere un gran premio. Di fatto, non si percepisce più il gap tra le moto ufficiali e le moto clienti, ormai talmente competitive, vedi Bezzecchi e il Team Mooney, da poter lottare per il mondiale. Dieci o venti anni fa sarebbe stato impossibile vedere una bagarre del genere. Di questo ha parlato Pecco Bagnaia a margine del gran premio di Francia che lo ha visto cadere dopo un polemico contatto con Maverick Vinales. Pecco ha conservato un punto di vantaggio su Bezzecchi, vincitore, e si è chiarito con lo spagnolo di Aprilia, ma resta il concetto di un livellamento dei valori, per lui determinante nei tanti incidenti di questo avvio.

Bagnaia: “Serve maggior gap tra moto”

Grande equilibrio in Moto gp 2023, ma già da qualche anno a questa parte i team satellite hanno trovato una competitività molto vicina ai team ufficiali, un aspetto decisamente cambiato rispetto a qualche decennio fa dove le squadre factory godevano di vantaggio tecnologico notevole rispetto ai clienti, limitati da moto meno competitive e meno aggiornate. Oggi, invece, i livelli sono sostanzialmente paritari, e lo dimostra soprattutto Ducati che può vincere con sei moto, le due ufficiali, più le clienti Pramac e Mooney e solo il Team Gresini, che però vinse più volte l’anno scorso con Bastianini, quest’anno ha faticato maggiormente a lottare per il podio. E se Honda è in crisi tecnica e Yamaha non ha team satelliti, anche Aprilia con il Team Rnf e Miguel Oliveira ha avuto grande prestazione e pure Ktm, con il marchio Gas Gas dato in concessione a Herve Poncharal, ha avuto un buon Fernandez a Le Mans. Insomma, grande mischia per il podio e la vittoria e Bagnaia è convinto che sia questo il problema dei maggiori rischi presi in gara dai piloti: “Ci sono 20 moto in griglia in grado di vincere perché non ci sono più 6-7 decimi tra le moto ufficiali e quelle clienti - le sue parole riprese da motorsport.com - Quel gap serviva, perché i fantastici quattro, ovvero Rossi, Lorenzo, Stoner e Pedrosa, erano forti ma avevano anche moto ufficiali, mentre adesso il livello è estremo e tutti possono vincere”. Bagnaia auspica dunque un ritorno di un certo gap tra case ufficiali e clienti, quantomeno per evitare una percentuale di incidenti e rischi: “Da due anni si cerca di vincere nei primi 5 giri, ci sono piloti che cercano 5 o 6 sorpassi in un giro e non dovrebbe essere cosi. Secondo me bisognerebbe tornare ad avere divario tra moto ufficiali e clienti o comunque trovare una soluzione”. E pure sulle cadute Pecco è chiarissimo: “Gli incidenti avvengono nella prima parte di gara, c'è troppa agitazione e bisogna migliorare questa situazione”. Parole mature o dovute ad una lotta mondiale molto compressa in classifica e propiziata da tre sanguinosi zero che hanno impedito a Pecco di andare in fuga? Ora quasi un mese di stop prima del gran premio d’Italia al Mugello fissato per domenica 11 giugno.

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