MotoGp, Watanabe (presidente Honda): “Se Marquez vorrà andarsene non lo fermeremo”

Il numero uno di HRC parla chiaro: non preghiamo nessuno a rimanere. Obiettivo sviluppare la moto con le tecnologie automobilistiche: telaio e motore fondamentali

di MANUEL MINGUZZI -
7 luglio 2023
Marc Marquez

Marc Marquez

Roma, 7 luglio 2023 – Momento delicato per Honda e HRC, forse il più duro e difficile nel Motomondiale per la marca giapponese. Talmente tanto complicato che si sprecano le voci su una possibile separazione da Marc Marquez, ormai preda delle bizze di una Honda che continua a disarcionarlo con già 14 cadute all’attivo nella prima parte di campionato. Ed incredibilmente l’ex campione del mondo non ha mai ottenuto punti la domenica nel 2023 tra gp saltati, cadute oppure decisioni di non partire. Già il responsabile del team Repsol Alberto Puig aveva avvisato Marquez ‘non tratteniamo nessuno’ ma a rinforzare la strategia è arrivata anche la presa di posizione di Koji Watanabe, presidente di HRC.

Non lo fermeremo se vorrà andarsene

Honda cerca una via di sviluppo e HRC ha imbastito una stretta collaborazione con la sezione automobilistica, ma ci vorrà tempo. Marquez, che ha contratto fino al 2024, aspetterà o deciderà di cambiare dal 2025? Honda non tratterrà nessuno controvoglia, il messaggio dei vertici è chiarissimo: “Noi vogliamo continuare con Marc, ma deciderà lui - le parole del presidente Watanabe riportate da motorsport.com - Se vorrà andarsene non lo tratterremo anche se dovremo sicuramente mostrargli dei passi avanti concreti. Noi, però, non preghiamo nessuno”. E Honda pensa di produrre sviluppi significativi grazie alla collaborazione con la sezione automobilistica. Ecco il pensiero di Watanabe: “In Moto gp abbiamo delle difficoltà ma stiamo lavorando assieme alla divisione quattro ruote per uno sviluppo. L’obiettivo è migliorare telaio, aerodinamica e motore”. Serve dunque una sinergia, che sembrava impensabile qualche anno fa ma ormai l’aerodinamica e la motoristica hanno una importanza rilevante anche nelle due ruote. Lo scopo è raggiungere nuovamente il più alto livello possibile, quello che oggi appartiene a Ducati con KTM in scia: “Vogliamo migliorare il più velocemente possibile e cercheremo di progredire nelle varie aree. Stiamo lavorando per implementare vari aspetti sulla moto del prossimo anno, ma sappiamo che sarà comunque difficile”. Servirà dunque la tecnologia delle quattro ruote, Watanabe è sicuro: “Vogliamo sviluppare utilizzando quella tecnologia, non dico sia la migliore ma in sinergia potrà darci una mano per avere una prospettiva diversa da quella attuale”. Intanto c’è una stagione da mandare avanti e che riprenderà, dopo la sosta di luglio, il 6 agosto con il gp di Gran Bretagna a Silverstone. Ducati comanda con il terzetto Pecco Bagnaia, Marco Bezzecchi e Jorge Martin, mentre KTM insegue con il sempre temibile Brad Binder. Le giapponesi sono lontane e meditano cambiamenti. In Yamaha, per esempio, è possibile lo sbarco di Alex Rins al fianco di Fabio Quartararo in sostituzione di Franco Morbidelli. Leggi anche - Ufficiale: Pedro Acosta in MotoGp dal 2024

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