MotoGp Mugello 2023, è dominio Ducati. Strategie e favoriti del Gran premio d’Italia

In Sprint Race la casa italiana ha occupato i primi cinque posti. La Ktm prova a inserirsi con Miller: Quartararo lontano

di MANUEL MINGUZZI
10 giugno 2023
Pecco Bagnaia

Pecco Bagnaia

Mugello, 10 giugno 2023 - Si preannuncia un Gran premio d’Italia all’insegna di Ducati. La casa di Borgo Panigale, che già comanda il campionato, ha mostrato una netta superiorità nella sprint race del sabato con cinque Ducati ai primi cinque posti. Vittoria di Pecco Bagnaia su Marco Bezzecchi, non a caso i due leader del campionato, e Jorge Martin, poi Johan Zarco e Luca Marini a completare la cinquina prima che si palesassero le altre case con Jack Miller su Ktm e Marc Marquez con l’unica Honda ufficiale in pista. Indietro anche Aprilia con un Vinales senza particolare ritmo e un Espargaro influenzato dalla caduta in bicicletta del giovedì. A giudicare da ritmo e passo gara, Borgo Panigale ha quattro o cinque piloti in lizza per poter vincere il gran premio d’Italia, mentre il più pericoloso degli avversari appare Brad Binder, limitato in Sprint Race da un long lap penalty. Può essere un weekend in cui i primi tre-quattro della classifica, Bagnaia, Bezzecchi, Martin e Binder possono prendersi un primo consistente vantaggio sugli altri, per un mese di giugno che vedrà tre weekend campali tra Mugello, Sachsenring e Assen. Resta però l’assoluta superiorità di Ducati che potrebbe anche avere un maggior margine in campionato se Bagnaia non avesse lasciato per strada una cinquantina di punti tra cadute varie nei primi gran premi.

Pecco favorito, ma Bez c’è. Attenzione a Binder

Il candidato numero uno a vincere il gran premio è il campione del mondo in carica Pecco Bagnaia. Il ducatista si è nascosto nella prima sessione di libere di venerdì, poi è uscito alla grande nelle Fp2 e soprattutto in qualifica, con una sontuosa pole position nonostante fosse inseguito dal solito Marc Marquez. L’alfiere Ducati ha mostrato di avere passo gara e gestione della gomma come emerso in Sprint Race, dove ha lasciato inizialmente sfogare gli avversari per poi piazzare l’accelerazione decisiva negli ultimi tre giri. Senza errori Pecco può vincere. Bene anche il secondo in classifica, Marco Bezzecchi, che dovrà evitare di perdere troppo tempo in avvio vista una qualifica non all’altezza, ma sul ritmo ha dimostrato di essere insidioso per la vittoria e sicuramente per il podio. Molto bene anche le Ducati Prima-Pramac, entrambe competitive e pronte a giocarsi un piazzamento importante con Jorge Martin e Johan Zarco. Soprattutto lo spagnolo ha la velocità gusta per un risultato di prestigio ma dovrà ben calibrare la sua tattica in gara, cioè capire quando essere aggressivi e quando ragionare. In casa Ducati Mooney si è ben comportato anche Luca Marini, ma il fratello di Vale deve convivere con qualche acciacco fisico che probabilmente lo toglierà dalla lotta per la vittoria. Attenzione anche ad Alex Marquez, caduto in Sprint race ma competitivo con Ducati Gresini. Lo spagnolo parte terzo e potrebbe essere il fattore jolly della gara. Fuori dalla stretta cerchia Ducati chi può inserirsi nella battaglia al vertice? Ktm ha mostrato di avere buona velocità, ma Jack Miller ha avuto un calo di gomma in Sprint Race, suo problema atavico, mentre Brad Binder è stato penalizzato con un long lap penalty per aver provocato la caduta di Alex Marquez alla prima curva. Tra i due è il sudafricano, tra l’altro terzo nel mondiale, ad avere le maggiori chance. E la Honda? Poche cose a parte Marc Marquez, che parte secondo ma sembra non avere passo gara per contrastare lo strapotere Ducati. Lo spagnolo forse dovrà provare ad accontentarsi di una top five. In difficoltà Aprilia, che ha avuto un Maverick Vinales sottotono e un Aleix Espargaro limitato dalla sciagurata caduta in bicicletta di giovedì. Le moto di Noale non dovrebbero essere in lizza per la vittoria. Ancora più indietro Yamaha. Sia Fabio Quartararo che Franco Morbidelli non hanno avuto accesso alla Q2 e partiranno quattordicesimo e quindicesimo, troppo indietro per tentare una clamorosa rimonta. In Sprint Race l’italiano è crollato di prestazione mentre Quartararo è risalito in decima piazza ma con un distacco sensibile da Pecco Bagnaia. Non c'è assolutamente possibilità per Yamaha di lottare per il podio a meno che una strategia azzeccata sull’usura della gomma non porti ad un finale di gara competitivo a fronte di un calo di tutti gli avversari. Ipotesi difficile. Non ha fruttato dunque il ritorno al setup vecchio per il francese campione del mondo 2021. Non si vede la luce in fondo al tunnel per le case giapponesi. In sintesi, Ducati può dominare il gran premio e Ktm sembra l’unica in grado di impensierirla.

Strategie: gomma asimmetrica

Il circuito del Mugello non è particolarmente abrasivo e la gestione della gomma dovrebbe essere migliore rispetto ad altri weekend. Michelin ha comunque scelto per il posteriore una gomma asimmetrica con la spalla destra più dura della sinistra. Simmetria perfetta invece all’anteriore. Le mescole a disposizione sono media e morbida per il posteriore, morbida, media e dura per il posteriore. Per quanto riguarda le strategie, le scelte dovrebbero ricadere su una gomma morbida al posteriore, può garantire buon grip e buona durata, mentre all’anteriore la scelta si indirizzerà su media o dura. Chi vorrà evitare un degrado elevato si affiderà ad una mescola più dura per tenere sulla durata della gara lunga, chi invece avrà miglior gestione potrebbe trovare un buon compromesso tra tenuta e velocità con una mensola media. Pecco Bagnaia, ad esempio, dovrebbe scegliere la coppia media-morbida, così come quasi tutte le Ducati. Sarà come sempre grande spettacolo al Mugello e con le moto di casa in grande spolvero. Per una festa che può essere tutta italiana, alla presenza di due grandi vecchi campioni, in veste di spettatori, come Valentino Rossi e Andrea Dovizioso.

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