Vezzali, la regina delle medaglie: “Il nostro sport è in buona salute. Mi rivedo in Tamberi e Sinner”

L'Italia si prepara alle Olimpiadi di Parigi 2024 con grande entusiasmo e ambizione, presentando la delegazione più numerosa di sempre

di DORIANO RABOTTI -
23 luglio 2024

Valenzina Vezzali, in quali condizioni lo sport italiano va alle Olimpiadi?

"L’Italia si presenta alle Olimpiadi di Parigi 2024 in ottima forma, con l’ambizione di replicare se non addirittura migliorare i successi ottenuti a Tokyo. La delegazione italiana sarà la più numerosa di sempre, con 403 atleti (209 uomini e 194 donne) impegnati in 34 discipline, con Arianna Errigo e Gianmarco Tamberi, come portabandiera".

Valentina Vezzali
Valentina Vezzali

È vero che rispetto a qualsiasi altra rassegna sportiva le Olimpiadi sono qualcosa di unico, o è solo retorica?

"Le Olimpiadi moderne sono un evento unico nel panorama sportivo internazionale per la loro combinazione di storia, la portata globale, la diversità degli sport e di valori universali perseguiti, come l’amicizia e l’eccellenza".

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Se dovesse scegliere solo due o tre momenti dei suoi Giochi, quali isolerebbe?

"Senz’altro l’argento conquistato alla mia prima Olimpiade ad Atlanta ’96. Senza quell’argento non ci sarebbe stato l’oro di Sydney e tutte le successive medaglie. Poi anche l’oro di Atene 2004, in una finale tutta italiana. E’ stato il mio assalto più bello. Ancora il bronzo di Londra 2012, quando ho realizzato una rimonta ai limiti dell’impossibile. E’ un bronzo che per me vale oro. Ed infine, essere stata portabandiera ai Giochi Olimpici di Londra 2012, un sogno che si è realizzato. Ha rappresentato il momento culminante della mia carriera sportiva".

Il ritorno di Cerioni ha riportato il nostro fioretto dove merita di stare. Qual è il segreto?

"Il “segreto” di Stefano Cerioni risiede nella sua profonda conoscenza della scherma, che gli permette di comprendere le esigenze tecniche e tattiche degli atleti. La sua attenzione ai dettagli e la capacità di analizzare e sfruttare le debolezze degli avversari sono aspetti fondamentali del suo successo come ct. Con il suo approccio motivazionale e la sua capacità di infondere fiducia riesce ad instillare una mentalità vincente nei suoi atleti".

La scherma è uno degli esempi più chiari del valore della tradizione nel nostro sport: Jesi, Livorno, Frascati ecc. sono simboli dell’Italia di provincia che costruisce l’oro in modo quasi artigianale…

"Città come Jesi, Frascati e Livorno hanno dato vita a numerosi campioni, grazie a scuole di scherma che, con dedizione, trasmettono le tecniche ed i valori di questo nobile sport di generazione in generazione. La tradizione schermistica in queste città è un vero e proprio patrimonio culturale, che dimostra come l’eccellenza possa nascere dal lavoro meticoloso e dalla passione per la perfezione".

C’è qualche atleta in cui si rivede, non necessariemente nella scherma?

"In Gianmarco Tamberi e Jannik Sinner, per il loro carattere, la loro determinazione e la capacità di rappresentare l’Italia a livello internazionale con successo ed orgoglio".

L’impressione è che i successi degli altri sport e gli insuccessi del calcio stiano un po’ cambiando la cultura sportiva in Italia. È d’accordo?

"Negli ultimi anni si sono raggiunti successi notevoli in molti sport, come nella pallavolo, tennis, atletica, nuoto e scherma, tanto per citarne alcuni, che hanno contribuito a cambiare la percezione e l’attenzione verso di essi nel panorama sportivo italiano. Allo stesso tempo, gli alti ed i bassi del calcio hanno portato ad una profonda riflessione sulla gestione e sullo sviluppo di questo sport nel Paese. Questi cambiamenti potrebbero influenzare gradualmente la cultura sportiva italiana, rendendola più diversificata e focalizzata su una varietà di discipline sportive".

Che le donne siano la faccia vincente del nostro sport e non solo, invece, ormai è una certezza consolidata...

"Le donne italiane stanno emergendo come figure centrali non solo nello sport, ma in molteplici settori grazie alla loro competenza, impegno, talento, determinazione e capacità di superare le sfide. Questo contribuisce non solo a cambiare il volto dell’Italia, ma anche ad ispirare generazioni future a perseguire i propri sogni ed obiettivi".

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