La Wada non fa ricorso sul caso Clostebol: Sinner è totalmente prosciolto dalle accuse di doping

La conferma arriva dalla segreteria del Tas di Losanna: finisce l’incubo per il numero 1 del tennis mondiale e fresco campione degli Us Open

10 settembre 2024

Roma, 10 settembre 2024 – Jannik Sinner può davvero tirare un sospiro di sollievo: da oggi il campione degli Us Open è totalmente prosciolto da ogni accusa di doping. La conferma arriva dal Tribunale arbitrale internazionale dello Sport (il Tas di Losanna): la Wada non ha presentato ricorso contro la sentenza dell’Itia (International Tennis Integrity Agency) del 19 agosto, che proscioglieva da ogni responsabilità Sinner per la doppia positività al Clostebol dello scorso marzo. Si conferma quindi la consuetudine per cui la Wada non si oppone alle decisioni delle agenzie indipendenti come quelle di atletica, ciclismo e tennis, ritenendole motivate dal punto di vista giuridico.

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Nelle ore successive alla sentenza dell’Itia, la Wada aveva comunicato che avrebbe “esaminato attentamente le carte”, facendo però intendere che difficilmente avrebbe presentato ricorso. Anche perché l’assoluzione per il numero 1 del tennis mondiale portava in sostanza già la firma dell’Agenzia internazionale antidoping, anche se indirettamente.

Infatti tre periti che per 33 pagine avevano scagionato Sinner con tutte le motivazioni del caso sono Jean-François Naud, Xavier de la Torre e David Cowan. Il primo è il direttore del laboratorio Wada di Montreal, il secondo è il vicedirettore scientifico del laboratorio Wada di Roma, mentre il terzo è l'ex capo del laboratorio Wada di Londra (nonché professore emerito al Dipartimento di Scienze ambientali, analitiche e forensi del King's College).

Sinner, dopo il trionfo a New York e la fuga in vetta alla classifica Atp, può adesso ritornare a guardare al futuro con totale serenità: lo stesso azzurro ha rimarcato di aver vissuto un periodo molto difficile per una vicenda che ha anche portato al licenziamento dal suo staff del preparatore atletico Umberto Ferrara e del fisioterapista Giacomo Naldi.

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