Italia, è sempre destinazione finale. Musetti o Berrettini? Bivio Volandri. Sinner unica certezza anti-Australia
Alle 13 rematch dello scorso anno, quando gli azzurri trionfarono sui canguri conquistando il titolo. Matteo in leggero vantaggio per il ruolo di secondo singolarista. Intanto l’Olanda vola all’ultimo atto.
Stesso posto, stessi protagonisti, e un anno dopo torna una sfida che ha del classico. Perché quei tredici confronti fra Italia e Australia raccontano la storia della Coppa Davis, dalle maratone lunghe un weekend alla ’rapida’ formula di oggi che parla alla generazione Z. Il clima però è sempre lo stesso, con il tifo indiavolato e il tabù di una formazione top secret fino all’ultimo. Di quel che sarà oggi (alle 13, diretta Rai 2 e Sky) molto trasuda dai campi d’allenamento. Quel doppio Sinner-Berrettini provato in gran segreto sotto gli occhi di capitan Volandri non può più contare sull’effetto sorpresa. E allora Matteo e Jannik che fanno? Si allenano ancora assieme, l’uno contro l’altro, con grande intensità. Si prendono un paio di minuti per scambiarsi le racchette "non maltrattarla" dice l’uno all’altro. E via di bordate.
Jannik resta il porto sicuro del quale l’Italia non può fare a meno. Sulla carta dovrebbe vedersela con Alex De Minaur. Il numero 1 ’aussie’ è già stato sconfitto otto volte dall’altoatesino, pure in situazioni sanguinose, come la finale di Davis dell’anno scorso, oppure al Masters di pochi giorni fa. La sensazione è che cominci ad accusare molto la superiorità dell’azzurro. Hewitt si giocherà l’effetto sorpresa? In quel caso il colpo di teatro prenderebbe corpo dei quasi due metri di Alexei Popyrin. Un servizio da temere il suo sul veloce di Malaga, l’unica chance possibile è quella di togliere il ritmo a Jannik, facendogli giocare poche palle. Sarebbe una scelta coraggiosa, ma del resto Hewitt è abituato a rischiare. Lo ha fatto contro gli Stati Uniti: in campo Kokkinakis (la ’riserva’ della formazione), e Ben Shelton si arrende dopo un tiebreak infinito.
L’ex bimbo prodigio della terra dei Canguri – ieri in vantaggio su Popyrin per una maglia da titolare – dovrebbe vedersela contro Matteo Berrettini. Prende quota infatti un ruolo del romano come secondo singolarista, dopo l’iniezione di fiducia regalata dal doppio con Sinner. Lui è chiaramente a disposizione ("avrei fatto di tutto qui per giocare, in qualunque ruolo"). Ma la stagione del rientro dopo l’infortunio è stata lunga, e forse chiedere a Matteo di giocare prima il singolare e poi l’eventuale doppio potrebbe far vacillare le certezze di capitan Volandri. Non va dato per totalmente escluso Lorenzo Musetti.
Il braccio d’oro di Carrara viene dall’esordio choc contro Cerundolo. La sensazione è che il fondo non sia il più adatto per il suo tennis, ma potrebbe avere una seconda chance per dimenticare la sconfitta.
Dopo il ’tie-maratona’ con l’Argentina oggi sarà importante preservare le energie per una eventuale finale con la pericolosissima Olanda, che ieri ha battuto la Germania 2-0. Capitan Volandri tenterà quindi di chiuderla subito ed evitarsi un doppio potenzialmente rischioso. Per questo motivo sarà fondamentale la scelta del singolarista da abbinare a Sinner, e firmare il primo punto.
Gabriele Tassi
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