Sinner e il caso doping: Wada, ultime ore per il ricorso contro l’assoluzione. Quando scade il termine e cosa può succedere
Venerdì 6 settembre è una data fondamentale per Jannik: in campo c’è la semifinale degli Us Open contro Draper, fuori potrebbe invece arrivare l’ultima parola sulla vicenda Clostebol
Roma, 5 settembre 2024 – Venerdì 6 settembre è una data cerchiata in rosso nel calendario di Jannik Sinner. Il numero 1 del tennis mondiale – dopo la vittoria nei quarti contro il russo Daniil Medvedev – affronterà nella semifinale degli Us Open il britannico Jack Draper, fuori dal campo potrebbe invece l’ultima parola sul caso della positività al Clostebol.
Jannik assolto dall’accusa di doping
Dopo l’assoluzione di Jannik da parte dell’Itia (International Tennis Integrity Agency) per assenza di dolo – la contaminazione con la sostanza proibita era avvenuta durante un massaggio effettuato dal fisioterapista Giacomo Naldi, poi licenziato dallo stesso Sinner insieme al preparatore Umberto Ferrara – Wada e Nado (rispettivamente Agenzia antidoping mondiale e Agenzia antidoping italiana) hanno tempo fino alla mezzanotte del 6 settembre per appellarsi al Tribunale arbitrale dello Sport (il Tas di Losanna) contro la sentenza emessa poco prima dell’inizio degli Us Open. La Wada aveva comunicato che avrebbe esaminato attentamente la documentazione.
Cosa può succedere: gli scenari
Per Sinner l’attesa sta quindi per finire. Due gli scenari all’orizzonte: se Wada e Nado dovessero impugnare l’assoluzione del tennista azzurro il caso tornerà nuovamente in tribunale, con la chiusura della vicenda rinviata a data da destinarsi. Senza comunicazioni delle Agenzie antidoping, invece, la questione sarebbe chiusa una volta per tutte.
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