Bologna, brand da Europa: boom di maglie e follower. E quanti stranieri al Dall’Ara
Tutti i numeri del club durante la splendida stagione della squadra: raddoppiate le divise vendute, 2.2 milioni di fan sui social, +10% di tifosi dall’ester. Si rinnova anche la partnership con Selenella. Il direttore marketing e commerciale Winterling: "La nostra è una crescita continua"
Bologna, 22 febbraio 2024 – Cosa vai a fare di bello in Italia? Vado a vedere il Bologna giocare. Cartoline dal Dall’Ara.
Difficile da credersi fino a poco tempo fa, ma è tutto vero. Tutto meravigliosamente vero. La splendida stagione dei ragazzi di Thiago ha polarizzato l’attenzione di tifosi, sponsor e media. I numeri sul campo, il quarto posto in classifica, hanno riflessi pazzeschi sul brand Bologna, che di fatto vale già l’Europa.
I follower sui social sono aumentati del venti percento dalla scorsa stagione, da 1,8 milioni a 2,2; il dieci percento dei biglietti dello stadio oggi vengono comprati da tifosi che vengono dall’estero. "E sono dati che arrivano fino a febbraio", puntualizza Christoph Winterling, direttore marketing e commerciale del Bologna. Sbarcato in Emilia nell’estate 2015, Winterling ha diretto i lavori dall’alba e ora si gode questo sole alto sopra Casteldebole.
"Stiamo crescendo da quando Saputo ha comprato la società – spiega il manager tedesco –: siamo passati dai 6 milioni di ricavi nel 2014-15 ai 18 milioni dell’ultimo campionato. Abbiamo triplicato la cifra facendo investimenti sulla nuova ospitalità, sull’immagine della società. E’ una crescita che parte da lontano e che sta continuando, ovviamente una grande spinta arriva dai risultati che la squadra sta avendo, dal modo in cui gioca. Ora abbiamo appeal anche all’estero".
Partnership con Selenella
In fondo, è questo il segreto del Bologna: lo sguardo all’Europa, ma i piedi ben piantati nel territorio. Un territorio dove il club rossoblù ha saputo stringere forti partnership. Una delle più floride e durature sta diventando quella con ’Selenella’ con cui è fresca la firma sul rinnovo della sponsorizzazione: altri due anni insieme, con il Consorzio bolognese che continuerà così a dare il nome alla tribuna dedicata ai giovani e a firmare il retro delle maglie da gare. In gergo si chiama ’back jersey partner’.
"E’ motivo di grande orgoglio per noi, vogliamo mantenere un legame sempre più stretto con la città – commenta il presidente di Selenella, Massimo Cristiani – Con il Bologna condividiamo i valori dello sport come impegno e stile di vita sano". Gli fa eco Winterling: "Questa continuità per noi è una grande notizia, il nostro obiettivo è creare legami duraturi con le eccellenze del territorio. Loro hanno deciso di investire sui temi a noi più cari: la famiglia, i bambini, il sociale". E, infatti, il clima che si respira al Dall’Ara è quello di una grande casa, con le attività nel pre-gara dedicate ai più piccoli e con una tribuna - la Selenella Kid’s Stand - che a ogni gara pullula di famiglie. E’ lì che crescono i tifosi del futuro. Colpo d’occhio bellissimo: basti pensare che la Lega Serie A ha condiviso con Casteldebole i risultati di una recente ricerca tra broadcaster che considerano il Dall’Ara come lo stadio più televisivo in assoluto. "Abbiamo lavorato molto sull’immagine di un impianto tutto rossoblù, per avere un impatto visivo pulito e identitario".
Le divise più vendute: Orsolini e Zirkzee
E pensare che ad agosto sembrava tutto nero con l’addio di Arnautovic. "Marko era amato, ha venduto tante maglie – spiega Winterling –, ma non c’è stato alcun contraccolpo d’immagine: adesso abbiamo successo in campo, abbiamo tanti giocatori che piacciono". Le divise più vendute? Manco a chiederlo: "Orsolini, Zirkzee, Ferguson e Calafiori". La crescita clamorosa: più cinquanta percento di maglie rispetto alla passata stagione. "Quello che piace del Bologna è il calcio che esprime, propositivo, moderno, con l’obiettivo di vincere tutte le partite". Un Bologna che veste benissimo, persino nello stile optical. "Di poco, ma la terza divisa ha superato persino la seconda nelle vendite".
Intanto il club sta lavorando all’apertura di un nuovo store in centro. Perché nell’attesa che il Bologna torni in Europa, è l’Europa che sta venendo a Bologna.
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