Bologna Fc, Zirkzee tenta un rientro da Champions
Il 'fattore Z' con l’olandese è cruciale per il rendimento del Bologna in zona Champions. La sua rapida guarigione da infortunio è promettente: l’attaccante scalpita per esserci già a Pasquetta. Filtra ottimismo, decisivi i prossimi due allenamenti
Bologna, 27 marzo 2024 – Quanto incida il ‘fattore Z’ sul rendimento da zona Champions del Bologna (e quanto peserebbe una sua eventuale assenza nelle prossime partite) è un tema sul quale in queste settimane si sono sbizzarriti tanti addetti ai lavori, esprimendosi in modo più o meno unanime. Della serie: con Joshua è un Bologna, senza chissà.
Del resto dici Zirkzee e pensi subito al sistema di gioco più unico che raro di Thiago, ovvero a quella magica fluidità della manovra offensiva, che in realtà non ha nulla di magico ma tanto di studiato in allenamento, che ruota proprio attorno al perno olandese.
L’infortunio
La buona notizia è che le cassandre sullo stato di salute dell’atipico ‘nove’ rossoblù che il 9 marzo con l’Inter si lesionò il bicipite femorale sono state respinte con perdite, perché Joshua si sta rivelando speciale anche nella capacità di accelerare i tempi di guarigione. In queste settimane di convalescenza ha rinunciato alle vacanze e ha intensificato il lavoro, in palestra e sul campo, per accorciare i tempi di sosta ai box. Risultato: dopo gli esami a cui è stato sottoposto lunedì, che hanno disegnato un quadro clinico confortante, tra oggi e domani Zirkzee proverà a saggiare il ritorno in gruppo, dopo che ieri, alla ripresa degli allenamenti, ha continuato a lavorare a parte. Ora, il protocollo Thiago a Casteldebole lo conoscono anche i muri: se non sei al cento per cento della condizione atletica e non vai ai duecento all’ora in allenamento non puoi sperare di trovare posto nell’undici titolare. Ma Zirkzee è Zirkzee e Motta, nel caso, potrebbe fare un’eccezione: a patto però di non rischiare una recidiva del guaio muscolare.
L’importanza di Zirkzee
Con nove partite ancora da giocare il ‘fattore Z’ è troppo prezioso per metterlo a repentaglio. Curiosamente proprio con la Salernitana, all’andata, Zirkzee ha firmato quella che per ora è la sua unica doppietta in maglia rossoblù. All’Arechi, il 10 dicembre, Joshua prima sfruttò una corta respinta di Costil sulla staffilata di Posch, segnando a porta vuota, e poi un retropassaggio sbilenco di Lovato che gli permise di scartare di nuovo Costil e depositare nella rete. Due gol in dieci minuti e pratica chiusa già al 20’, nonostante il gol di Simy che nel finale fissò il punteggio sul 2-1. Con quella vittoria, tra l’altro, il Bologna agganciò provvisoriamente il quarto posto, una conquista che poi avrebbe consolidato a suon di ulteriori vittorie e che da qui a fine maggio proverà a difendere con le unghie, con i denti e con ...Zirkzee. Già perché, per quanto atipico, il valore di un centravanti si misura anche dai gol che segna.
Oggi Zirkzee in campionato è a quota 10 ma da quel 10 dicembre all’Arechi ha realizzato solo 3 gol in 12 partite. Davanti alla porta, con le sue qualità, Joshua può (e deve) fare di più. Acciuffare un posto in Champions passerà anche dalle sue performance. Prima però bisogna offrire a Motta tutte le garanzie di una guarigione non solo clinica. Ripartire proprio dalla Salernitana è una tentazione forte. Ma guai correre rischi.
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