Thiago, un pieno di felicità: "I ragazzi sono speciali: riscrivono la storia. E che spinta dai tifosi”

La soddisfazione del tecnico: "Sentivamo l’energia della nostra gente. In curva hanno cantato senza sosta dal primo all’ultimo minuto. E noi facciamo questo mestiere per vivere emozioni così intense". .

di MASSIMO VITALI
16 marzo 2024

"I ragazzi sono speciali: riscrivono la storia. E che spinta dai tifosi"

Bologna, 16 marzo 2024 – "Il Bologna non aveva mai vinto in serie A su questo campo? Ma questi ragazzi prima non c’erano, oggi sì. E i miei ragazzi sono speciali, perché cambiano la storia".

E’ il più bel complimento di Thiago in coda a una notte uggiosa ma dolcissima. ‘Singing in the rain’ vale per la squadra in campo e per i quattromila tifosi rossoblù che dopo aver invaso Empoli a fine partita intasano le vie d’uscita dal Castellani strombazzando in macchina coi clacson una sinfonia da Champions.

"Già arrivando allo stadio in pullman – racconta Motta – abbiamo respirato l’energia della nostra gente. In curva hanno cantato dal primo all’ultimo minuto: noi facciamo questo mestiere anche per vivere emozioni come queste".

Cantano i bolognesi sulla via del ritorno e canta il Bologna di Motta, in coda a una notte che pure, fino al gol decisivo di Fabbian, aveva evidenziato qualche stecca.

Ma è un Thiago in versione poeta: "Senza sudore non c’è sapore", è il suo slogan di nottata. Spiegazione a seguire: "I miei giocatori hanno il diritto di sbagliare e hanno il dovere di credere fino alla fine di poter vincere la partita". Ieri sono successe entrambe le cose: clamorosi errori sottoporta (Saelemaekers e Orsolini) ed estasi finale (Fabbian).

Tutto in una notte. "E’ una bella vittoria – dice –, ma soprattutto è una vittoria del gruppo. In questa squadra ci sono tanti ragazzi che meriterebbe di giocare e che quando stanno fuori si arrabbiano perché vorrebbero partecipare dal campo. Io lo so e per questo cerco sempre di fare le scelte giuste. Ma loro sono fantastici, per come si preparano in settimana e per quello che riescono a fare in partita".

Ecco un esempio: "Sanno sempre quello che debbono fare, e non sono io a suggerirglielo dalla panchina. Prendete Calafiori nell’azione del gol: si è sganciato dalla difesa, si è buttato avanti, da allenatore magari avrei preferito più equilibrio ma alla fine ha fatto la scelta giusta. Perché loro hanno la libertà di decidere e sono bravi a prendere sempre la decisione migliore".

E’ un inno al gruppo: e questa non è nemmeno una notizia. "Quello che stiamo vivendo è tutto merito di questi ragazzi – aggiunge –. Io li metto in campo, è vero, ma poi sono loro a fare la differenza. Io li posso solo ringraziare, per come mi supportano e sopportano...".

E la qualificazione alla Champions che vittoria dopo vittoria si avvicina? Impossibile indurre Motta a pronunciare la parolina. "Qui non si tratta di dire o non dire quella parola – taglia corto Thiago –. Stiamo vivendo un bel momento ma manca ancora tantissimo. Non serve parlare di situazioni ipotetiche, bisogna vivere il presente con concretezza. Godiamoci questo bellissimo momento e guardiamo alla prossima partita".

E’ il Metodo Thiago. Quello che adesso fa sognare una città intera.

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