Cagliari-Napoli: dove vederla in tv. Kvara osservato speciale

Azzurri per il rilancio in campionato dopo il buon pareggio con il Barcellona in Champions League: Osimhen, influenzato, dovrebbe recuperare in tempo per domani

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
24 febbraio 2024
Kvaratskhelia durante Napoli-Barcellona (Ansa)

Kvaratskhelia durante Napoli-Barcellona (Ansa)

Napoli, 24 febbraio 2024 - Dal blaugrana del Barcellona al rossoblù del Cagliari, dopo quello del Genoa già affrontato dello scorso turno, con a referto l'ennesima delusione stagionale: dopo aver debuttato da primo allenatore del Napoli in Champions League, con tanto di risultato positivo e sempre di prestigio contro gli spagnoli che lascia aperti i giochi qualificazione in vista del ritorno degli ottavi di finale, Francesco Calzona è pronto a esordire anche in Serie A e a farlo domenica 25 febbraio alle 15 nella mai banale e semplice cornice dell'Unipol Domus.  

Le probabili formazioni

  Cagliari (4-3-1-2): Scuffet; Zappa, Mina, Dossena, Augello; Nandez, Makoumbou, Deiola; Gaetano; Luvumbo, Lapadula. Allenatore: Ranieri Napoli (4-3-3): Meret; Mazzocchi, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Traoré; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Calzona

Orario e dove vedere la partita in tv

  Cagliari-Napoli (fischio d'inizio alle 15) sarà trasmessa in diretta in esclusiva da DAZN, la cui app è disponibile anche sui dispositivi TIMvision Box, Amazon Fire TV Stick, Google Chromecast, PlayStation 4/5 e Xbox (One, One S, One X, Series X e Series S). Gli abbonati di Sky potranno invece vedere la partita tramite l'app presente sul decoder Sky Q o sul canale 214 dopo aver attivato ZONA DAZN.

Qui Napoli  

 Non soltanto il Barcellona: parlando del solo campionato, in appena una settimana il Napoli è passato dal rossoblù del Genoa a quello del Cagliari. Nel mezzo è successo di tutto: in particolare uno scialbo e deludente pareggio interno con i liguri che ha portato all'esonero di Walter Mazzarri, la cui cura strada facendo si è rivelata peggio della 'malattia' (Rudi Garcia). Il terzo ribaltone stagionale ha portato sulla panchina azzurra Calzona, che aveva già avuto delle frequentazioni dalle parti di Fuorigrotta: memorabili infatti le mansioni da vice prima di Maurizio Sarri e poi di Luciano Spalletti, che intanto a distanza e a mezzo stampa manda stilettate ad Aurelio De Laurentiis. Il patron ultimamente ha avuto problemi peggiori a cui badare: su tutti provare a riportare la sua creatura nelle posizioni buone per la qualificazione alla prossima Champions League dopo aver dovuto salutare praticamente subito le chance di confermare lo scudetto vinto appena un anno fa. Al momento, al netto della giornata 26 ancora in corso e degli asterischi tuttora presenti in classifica e risalenti alla giornata 21, il gap rimane molto ampio: -12 punti dal Bologna quarto (ma con due partite in più degli azzurri) e -9 dall'Atalanta quinta (stavolta a parità di gare disputate). Insomma, una forbice pesante ma non ancora definitiva, pur con le diverse formazioni che eventualmente il Napoli dovrebbe scavalcare in graduatoria oltre alle due che attualmente fungono da lepri. Di certo, per credere a una rimonta che oggi appare più una concessione della matematica che una possibilità concreta, i partenopei da qui a fine campionato dovranno steccare meno partite possibili. A cominciare da quella di Cagliari, che vedrà di scena il 4-3-3 tanto caro a Calzona (e ai suoi maestri): tra i pali ci sarà Alex Meret, mentre a destra, in luogo dello squalificato Giovanni Di Lorenzo, agirà Pasquale Mazzocchi, con Mathias Olivera a sinistra e la coppia composta da Amir Rrahmani e Juan Jesus al centro. In cabina di regia è certo di una maglia Stanislav Lobotka, assistito da André-Frank Zambo Anguissa e Hamed Junior Traoré. Si arriva poi all'attacco, il reparto più incerottato e influenzato: nel primo novero rientra Cyril Ngonge, l'uomo che ha evitato lo smacco della sconfitta interna contro il Genoa ma che oggi appare tuttora in dubbio per Cagliari a causa di un problema muscolare, mentre il secondo annette Victor Osimhen, reduce da una leggera sindrome stagionale che però appare già alle spalle. In effetti, al momento il nigeriano è in pole position per piazzarsi al centro del tridente completato da Matteo Politano e Khvicha Kvaratskhelia: quest'ultimo, dopo la brutta prestazione contro il Barcellona (oltre alle tante analoghe collezionate in stagione), con annessi sostituzione punitiva e dissenso espresso pubblicamente proprio durante il cambio, sarà l'osservato speciale per provare a capire se la falsa partenza con Calzona sia destinata a rimanere tale o se invece lo scarso feeling tra i due dovesse proseguire.

Qui Cagliari

  Mentre il Napoli insegue un posto al sole nella top 4 (o 5, ranking UEFA permettendo), il Cagliari vuole tirarsi fuori dalle secche di una zona rossa della classifica che sta assorbendo sempre più pericolanti: fino al Genoa, 12esimo grazie a un bottino rincuorante di 30 punti, tutte sembrano a rischio di sprofondare giù in caso di ripetuti passi falsi. Per sognare l'impresa contro gli azzurri Claudio Ranieri, un ex, a meno di recuperi lampo dell'ultim'ora non potrà contare sugli infortunati Eldor Shomurodov, Gaetano Oristanio, Marco Mancosu, Pantelis Hatzidiakos e Ibrahim Sulemana: ci sarà invece Simone Scuffet, che aprirà il consueto 4-3-1-2 sardo che proseguirà con Gabriele Zappa, Yerry Mina, Alberto Dossena e Tommaso Augello. In mediana ci saranno Nahitan Nandez, Antoine Makoumbou e Alessandro Deiola, con Gianluca Gaetano sulla trequarti a supporto di Zito Luvumbo e Gianluca Lapadula: solo panchina invece, almeno dall'inizio, per i temibili ex Andrea Petagna e Leonardo Pavoletti, con quest'ultimo in gol nella gara di andata. Il reparto offensivo del Cagliari, curiosamente, offre tanti spunti di riflessione al Napoli. Si comincia da Gaetano, che finora in prestito in rossoblù sta brillando tra gol e giocate importanti e mai banali, confermando che probabilmente avrebbe meritato un minutaggio superiore in azzurro e di non essere quindi più solo il giovane da mandare in giro in cerca di fortuna: a maggior ragione in questa stagione così complicata. Si passa poi a Luvumbo, che a gennaio era finito nella ridda di nomi individuati da De Laurentiis per rinforzare il reparto avanzato sia per l'immediato sia per il futuro: la scelta poi è ricaduta su Ngonge e per il momento sta dando ragione al quartier generale di Castel Volturno, che comunque per l'estate potrebbe bussare di nuovo alla porta del club sardo per provare ad accaparrarsi l'angolano.

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