Champions League, Napoli-Barcellona: formazioni ufficiali e dove vederla in tv

Debutto di fuoco per il neo allenatore azzurro Calzona, che non teme l'andata degli ottavi di finale: "Io ho l'adrenalina giusta e spero sia così anche per la squadra"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
20 febbraio 2024
Francesco Calzona (Ansa)

Francesco Calzona (Ansa)

Napoli, 20 febbraio 2024 - Dall'ultima partita disputata dal Napoli, quella contro il Genoa, sono passati appena tre giorni. Eppure, da allora in casa azzurra è cambiato tutto: via Walter Mazzarri, il cui interregno è durato poco più di un trimestre con più dolori che gioie e dentro Francesco Calzona, che diventa così il primo allenatore in Serie A ad avere un doppio incarico (considerando anche quello da ct della Slovacchia). Prima di pensare al debutto nel massimo campionato italiano, che avverrà domenica a Cagliari, l'ex vice di Maurizio Sarri, Eusebio Di Francesco e Luciano Spalletti avrà un battesimo a dir poco di fuoco in Champions League: l'appuntamento è mercoledì 21 febbraio alle 21, quando al Maradona è atteso il Barcellona per l'andata degli ottavi di finale.

Le probabili formazioni

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Cajuste; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Francesco Calzona Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Koundé, Araujo, Inigo Martinez, Cancelo; Gundogan, Christensen, De Jong; Yamal, Lewandowski, Pedri. Allenatore: Xavi Hernandez

Orario e dove vedere la partita in tv

Napoli-Barcellona (fischio d'inizio alle 21) sarà trasmessa in diretta in esclusiva da Amazon Prime Video, la cui app è disponibile anche sui dispositivi TIMvision Box, Amazon Fire TV Stick, Google Chromecast, PlayStation 4/5 e Xbox (One, One S, One X, Series X e Series S).

Qui Napoli  

 L'ennesimo ribaltone stagionale in casa Napoli, paradossalmente, porta con sé più certezze sul piano tattico. Dopo i tanti (e infruttuosi) esperimenti tentati da Mazzarri per provare a dare solidità alla fase difensiva e brio a quella offensiva, l'avvento di Calzona riproporrà il dogma del 4-3-3, il modulo del suo maestro Sarri. Tra i pali ci sarà Alex Meret, che dovrebbe quindi definitivamente tornare il portiere titolare: a maggior ragione dopo le belle parate sfoderate contro il Genoa. Il resto del reparto arretrato sarà composto da capitan Giovanni Di Lorenzo, Amir Rrahmani, Juan Jesus e Pasquale Mazzocchi, mentre la linea di centrocampo annovererà André-Frank Zambo Anguissa, Stanislav Lobotka e Hamed Junior Traoré. Infine l'attacco, dove la novità più grande in realtà non è figlia del cambio in panchina: dopo la (discussa) tribuna contro il Genoa, è tutto pronto per il ritorno di Victor Osimhen al centro di un tridente pronto a essere completato da Matteo Politano e Khvicha Kvaratskhelia.

Le dichiarazioni di Calzona

  Il cambio in panchina proprio a ridosso dell'appuntamento più importante della stagione ha rivoluzionato anche il programma della vigilia, con la conferenza stampa postposta di qualche ora. Alle 19.30 finalmente Calzona si presenta davanti a microfoni e taccuini per introdurre l'andata degli ottavi di finale di Champions League e, soprattutto, per introdurre il suo primissimo impatto con una squadra quest'anno senza pace. "Innanzitutto racconto la federazione slovacca per avermi concesso questa chance. Detto ciò, da oggi si resetta tutto e si riparte: inizierà un nuovo cammino con una squadra che si è mostrata subito disponibile nei pochi minuti in cui abbiamo potuto parlare prima di iniziare a lavorare". Insomma, poche parole e molti fatti per provare a riconquistare il Maradona. "Il nostro pubblico è speciale, ma più che chiedere ai tifosi un aiuto dovremo essere noi a fare qualcosa per renderli orgogliosi di noi e felici con le nostre prestazioni". Chissà che per risollevare le sorti del Napoli alla fine non siano necessari i gol di Osimhen, la cui mancanza si è sentita tanto nonostante i numerosi sostituti (sulla carta) all'altezza. "Si è allenato con la squadra a pieno ritmo in una sessione che comunque non è stata lunghissima: sarà rivalutato, come il resto dei ragazzi, domani dopo l'ultimo allenamento". Calzona non si sbottona sulle sue primissime scelte, ma ciò che non difetta al nuovo tecnico azzurro è la consapevolezza di essersi imbarcato in un'avventura molto complicata. "Un allenatore di norma può cambiare poco. Inoltre, non abbiamo molto tempo. Bisogna accelerare questo processo fisiologico di apprendimento. Ai giocatori ho detto che non hanno più scusanti e che devono crescere a livello di prestazioni". Tutto ciò va fatto, tra l'altro, al cospetto del Barcellona. "Affronteremo una delle squadre più forti d'Europa, ma non abbiamo paura perché siamo il Napoli: detto ciò, dovremo indubbiamente vedercela con giocatori molto talentuosi, guidati da un grande tecnico". A proposito di tecnici: nel passato di Calzona c'è la mansione come vice di Sarri e Spalletti, due allenatori che hanno fatto la storia recente del club partenopeo. "Ho lavorato con grandi tecnici e includo nella categoria pure Di Francesco, che mi ha insegnato tantissimo. Da tutti ho appreso molti concetti che mi stanno aiutando nella mia carriera: il resto sto provando a mettercelo io". Infine un commento a caldo sull'imminente debutto di fuoco. "Appena sono arrivato in città mi è salita l'adrenalina. Spero accada anche alla squadra, che deve solo ritrovarsi".

Qui Barcellona

  Il fronte infortuni non lascia dormire sonni tranquilli a Xavi, che a Fuorigrotta non potrà contare sui lungodegenti Gavi, Alejandro Balde, Marcos Alonso e Ferran Torres, oltre a diversi altri acciaccati che stanno appesantendo una stagione finora con più ombre che luci, come si evince da una classifica nella Liga che ha già posto fine al sogno del titolo alla luce del -8 dalla capolista Real Madrid: sembrano invece sulla via del recupero Joao Felix e Sergi Roberto, che hanno svolto la rifinitura in gruppo. Meglio concentrare tutte le energie sulla Champions League: a cominciare dal sempre complicato esame Maradona, che negli ultimi anni si è rivelato un rebus complicatissimo anche per le squadre più blasonate. Per tentara la presa dell'impianto di Fuorigrotta, che metterebbe in netta discesa tutti i giochi qualificazione, Xavi si affiderà al consueto 4-3-3: tra i pali ci sarà Marc-André Ter Stegen, con Jules Koundé, Ronald Araujo, Inigo Martinez e Joao Cancelo in difesa, mentre a centrocampo toccherà a Frenkie De Jong, Andreas Christensen e Ilkay Gundogan. L'attacco vedrà invece figurare Lamine Yamal e Pedri a supporto di Robert Lewandowski.

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