Salisburgo-Inter, Inzaghi: “Abbiamo rischiato meno che a San Siro. Qualificati con merito”

Le parole di Simone Inzaghi nel post partita di Champions League

8 novembre 2023
Simone Inzaghi festeggia la vittoria in Austria (Ansa)

Simone Inzaghi festeggia la vittoria in Austria (Ansa)

Salisburgo 8 novembre 2023 - Festeggia in campo e anche ai microfoni di Prime Video Simone Inzaghi, dopo aver visto la propria squadra imporsi in Austria contro il Red Bull Salisburgo per 0-1. Ecco le parole del tecnico nerazzurro al termine della sfida che è valsa alla sua squadra il passaggio del turno in Champions League con due giornate di anticipo.

Quanto è importante avere a disposizione campioni come Lautaro Martinez? "Penso che siano stati tutti bravissimi, indipendentemente da chi è entrato. La squadra ha fatto un'ottima gara contro una formazione dai valori fisici importantissimi, che raramente abbiamo trovato in questa Champions League. Sono giovanissimi, corrono tantissimo ed è difficilissimo giocare con loro. I ragazzi sono stati bravi a stare con loro, poi negli ultimi venti minuti hanno leggermente abbassato la loro pressione e noi siamo riusciti a sviluppare meglio il nostro gioco".

Questo Lautaro Martinez dove può arrivare? C'è un limite al suo potenziale, perché lo vediamo sempre più decisivo... "Lautaro per me è un giocatore importantissimo. Ha sempre tantissima voglia. Questa sera non è entrato subito, ho preferito tenerlo in panchina per poi farlo giocare nella ripresa. Lui ci ha aiutato molto, ma penso che prima abbiano fatto un grande lavoro Sanchez e Thuram". 

Nel primo tempo, ma anche nel secondo, abbiamo visto un Çalhanoglu abbassarsi molto sulla linea difensiva, era per permettere ai centrali di alzarsi e migliorare il palleggio, oppure una lettura perché il giocatore non trovava spazio a centrocampo? "Noi chiaramente abbiamo avuto bisogno di Çalhanoglu per iniziare l'azione. Come hanno fatto nel match di andata avevano una marcatura importante sul nostro palleggio, così invece di costruire a tre dietro, come facciamo noi, abbiamo dovuto allargarci a quattro e le due mezzali diventavano i nostri mediani in sostanza. Quando ci sono le marcature a uomo così importanti, come hanno fatto a loro, è giusto mettersi a quattro per costruire e dilatare gli spazi".

La qualificazione è arrivata, ora bisogna decidere chi sarà la prima e chi la seconda del girone. "Certamente essersi qualificati con due giornate d'anticipo è un risultato di grande prestigio e motivo di grande orgoglio, è da anni che l'Inter non ci riusciva.  Ci qualifichiamo con grande merito. Siamo molto soddisfatti però abbiamo ancora due partite da giocare e lo sappiamo bene".

Quanto è importante il cinismo mostrato oggi dall'Inter? Può essere un'arma in più visto il calendario in arrivo? "Tutte le partite di Champions League non sono semplici. Dovrò riguardare meglio il primo tempo, abbiamo avuto l'occasione di Frattesi, ma abbiamo anche dovuto abbassarci molto di squadra e giocare compatti. Forse abbiamo rischiato più a San Siro che questa sera dal punto di vista degli episodi. Del calendario sappiamo di avere uno sviluppo insidioso. Prima della sosta abbiamo un'ultima partita in casa, subito dopo dovremo giocare tre trasferte consecutive, con Napoli e Juventus". 

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